In carcere si potrà fare sesso, ma c’è il problema delle stanze: “Servono spazi dignitosi”

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Il Giorno INTERNO

BRESCIA – Due ore di tempo, biancheria e lenzuola a carico del partner che deve portarle da casa, pulizie e sanificazione post colloquio, mentre i locali individuati dai provveditori dovranno essere dotati di una camera arredata con un letto e con annessi servizi igienici. Ad una lettura soprattutto esterna alle mura del carcere, le linee guida del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) per permettere alle persone detenute di esercitare il loro diritto all’affettività e alla sessualità, possono creare qualche perplessità. (Il Giorno)

La notizia riportata su altre testate

Come annunciato, l'istituto di Sabbione ha messo in pratica prima degli altri le nuove linee guida del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in materia. Quello avvenuto nella stanza dell'affettività, all'interno della casa circondariale di Terni, è il primo colloquio intimo in un carcere italiano. (RaiNews)

E’ un detenuto campano ristretto nella sezione alta sicurezza del penitenziario di Sabbione il primo che utilizzerà la stanza dell’affettività. Vuole un figlio, si è battuto per il diritto alla sessualità dei detenuti e, forte del pronunciamento della Corte costituzionale e del reclamo accolto dal magistrato di sorveglianza, Fabio Gianfilippi, potrà coronare il suo sogno. (Il Messaggero)

Il "colloquio intimo", lontano dal controllo degli agenti di custodia, concesso a un soggetto che aveva rivendicato questo diritto con un reclamo presentato il 30 gennaio 2024. A dare la notizia il magistrato di sorveglianza di Spoleto, Fabio Gianfilippi (Il Fatto Quotidiano)

Un letto matrimoniale, un bagno, un televisore, due sedie e un tavolino. E sulle pareti un murales di cuori, cigni e una scritta: “Ti amo”. Immaginatela così la prima stanza dell’affettività allestita in un carcere italiano. (la Repubblica)

Caforio: “Ora servono risorse per estendere il diritto” (Umbriajournal)

Apre oggi nel carcere di Terni la prima stanza dell'affettività, consentita dalla Consulta che mira a permettere ai detenuti la possibilità di incontrare in intimità le mogli e le compagne stabili. Sono appena 32, almeno per ora, gli istituti di pena in Italia che potranno allestire, vista la necessità di spazi idonei, la stanza dell'affettività. (La Stampa)