Maturità 2024, bocciato solo lo 0,2% degli studenti. Alle medie ancora meglio: solo lo 0,1%. Confermato boom di 100 e lode al Sud
Il report del MIM svela i risultati della Maturità e degli esami di terza media. Pochissimi di coloro che sono arrivati alle prove del secondo ciclo ripeteranno l’anno: alla fine delle superiori il 99,8% degli ammessi ha ottenuto il diploma. Le regioni con più voti massimi, in numeri assoluti, sono Campania, Sicilia e Puglia (Skuola.net)
La notizia riportata su altri giornali
Si confermano le percentuali dell’anno precedente. La percentuale dei promossi è “bulgara”: il 96,3% degli scrutinati è stata ammessa alla prova e i diplomati risultano essere il 99,8% dei candidati che hanno svolto l’esame. (Radio Norba News)
Quasi tutti promossi agli esami di Maturità con un pieno di voti nelle scuole del Sud. Sono stati pubblicati i dati relativi agli esami, conclusisi da qualche settimana, che confermano la primazia delle regioni meridionali come media di voti. (Secolo d'Italia)
Agli esami di maturità quest’anno era stato ammesso il 96,3% degli scrutinati e i diplomati risultano essere il 99,8% dei candidati che hanno svolto l’esame; “si confermano le percentuali dell’anno precedente”, riferisce il ministero. (Telebari)
Questione di punti di vista: stando ai dati relativi agli esiti degli esami di Stato in Umbria – diffusi dal Ministero dell’istruzione e del merito – ben 270 studenti hanno superato la maturità con il massimo dei voti, 100 e lode. (umbriaON)
Sono in tutto 12.700 (il 2,6% del totale degli ammessi) gli studenti che si sono diplomati con lode agli esami di maturità. Secondo quanto emerge dai dati pubblicati sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito, la maggior parte di loro risiede nelle regioni del Mezzogiorno. (Il Lametino)
Stando a quanto emerge dai dati pubblicati dal Ministero per l’Istruzione e il Merito, in generale i voti più alti alla Maturità 2024 si sono ottenuti al Sud con la percentuale più alta di 100 e lode che si è registrata in Calabria (5,4%), segue la Puglia (5,1%) e la Sicilia (4,2%). (L'Edicola del Sud)