Parthenope, a Palermo Paolo Sorrentino si stranisce per una domanda e lascia la sala I Sky TG24
“Ho fatto Parthenope solo per raccontare un’emozione. Questo è tutto”. Lunedì 4 novembre Paolo Sorrentino, ospite del cinema Rouge et Noir di Palermo, ha concluso in dieci minuti l’incontro con gli oltre trecento spettatori in sala per il dibattito e la presentazione del suo ultimo film. La serata promozionale, che si sarebbe dovuta svolgere tra autografi e selfie, ha avuto invece un esito inaspettato. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri giornali
Paolo Sorrentino è tornato al cinema con 'Parthenope', suo decimo film, che già da tempo sta facendo parecchio rumore - come sempre avviene per ogni pellicola del regista napoletano. Sorrentino, infatti, è uno di quelli che lascia spazio a giudizi nettissimi: su di lui i pareri sono talvolta sferzanti e spesso esaltanti, senza mezze misure. (corriereadriatico.it)
Racconta la città nei suoi anni Settanta e conclude sull’oggi, sul ritorno a Napoli di Parthenope, la protagonista del film, finita a insegnare antropologia nell’università di Trento. Gli anni Settanta napoletani Sorrentino li ha visti da bambino, essendo nato proprio nel ‘70. (Corriere della Sera)
L’Arcidiocesi di Napoli tace. Anzi, dalle colonne della cronaca locale di un quotidiano nazionale, giunge persino la reprimenda dell’Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio, ai sacerdoti che parlano del film oltraggioso nei confronti del miracolo di San Gennaro e della fede dei napoletani nel loro patrono. (ROMA on line)
Roma, 9 nov. Partenza dal Sirena (spiaggia delle Monache) passando per Villa Rivelli, per poi fare tappa a San Pietro ai Due Frati, la grotta romana, la Grotta di Villa d’Abro di “È stata la mano di Dio” per approdare alla spiaggia di Villa Lauro, i tanti luoghi di “Parthenope”. (Agenzia askanews)
C’è poi quella scena scabrosa e grottesca che irride al miracolo di San Gennaro e che ha irritato molti napoletani, non solo tra i parroci e i fedeli. C’è chi lo ha esaltato come sublime capolavoro di poesia, metafora del tempo della giovinezza “che sì fugge tuttavia”, canto dolente di libertà che ha come fondale Napoli, e chi l’ha definita una pellicola piatta, lenta, avvolta nei luoghi comuni che da sempre circondano questa città dalle mille contraddizioni. (Famiglia Cristiana)
Doveva essere una serata promozionale come tante altre in giro per l’Italia, … Il regista premio Oscar, lunedì sera, è stato al cinema Rouge et noir, in pieno centro, per presentare il suo ultimo film, “Parthenope”. (La Repubblica)