Le 40 migliori trattorie d'Italia 2025 secondo il Gambero Rosso

La nuova edizione della guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, presentata al Teatro Eliseo di Roma in occasione della premiazione trasmessa in diretta streaming, come ogni anno, oltre ai migliori fine dining della Penisola, premia anche i locali più rappresentativi delle tradizioni regionali italiane. I top conquistano il riconoscimento dei Tre Gamberi, quest'anno ben 40 insegne – su un totale complessivo di 502 trattorie segnalate - con 7 nuovi ingressi: La Piola in Piemonte, l’Antica Trattoria del Gallo in Lombardia, Lerchner's in Ruggen in Alto Adige, Osteria Fratelli Pavesi in Emilia Romagna, Buccia e Nú Trattoria Italiana dal 1960 nel Lazio, Arieddas - La Cucina della Marmilla in Sardegna (Gambero Rosso)

Ne parlano anche altri media

Insegne pugliesi e un record di nuovi ingressi: è stata pubblicata la guida “Ristoranti d’Italia 2025” di Gambero Rosso. La Puglia si fa spazio con un numero sempre crescente di ristoranti, «segno di una grandissima vivacità che tocca tutte le province e in particolare quella di Foggia». (Corriere della Sera)

La guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso valorizza i ristoranti veneti anche per l’edizione 2025 presentata a Roma. Sul podio troviamo i grandi interpreti della nostra cucina: per Venezia Lionello Cera (Antica Osteria da Cera, Campagna Lupia), per Vicenza Nicola e Pierluigi Portinari (La Peca, Lonigo), per Padova Massimiliano e Raffaele Alajmo (Le Calandre, Rubano). (Corriere della Sera)

BOLOGNA – La nuova Guida del Gambero Rosso premia con successo l’Emilia-Romagna. Sono 147 le insegne della regione (su 2.425 locali censiti) che figurano nel volume presentato a Roma. (La Repubblica)

Confesercenti Siena: guide ristoranti, autunno di lodi per i ristoranti dei menu a 4 mani

Sono lo chef di Reale a Castel di Sangro e quello di Piazza Duomo ad Alba i primi in classifica tra le 52 “Tre Forchette” della nuova guida Ristoranti d’Italia 2025 del Gambero Rosso, presentata nei giorni scorsi a Roma (il Giornale)

Conferma le sue tre forchette, simbolo della ristorazione d'eccellenza, Da Vittorio di Brusaporto con la sua «cucina lussuosa nel senso meno snobistico che si possa immaginare: qualità eccelsa degli ingredienti, presentazioni perfette, una ricerca orientata al sapore e non a intimidire il cliente», come recita la guida. (Prima Bergamo)

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