Manovra, Istat: “Da taglio del cuneo benefici per 2,4 milioni di lavoratori in più”

MILANO – Dopo i rilievi di sindacati e Confindustria, la Legge di Bilancio rimane sotto i riflettori con il nuovo ciclo di audizioni. Non infondono ottimismo le parole di Bankitalia, secondo cui lo stato di salute dell'economia rende molto difficile il raggiungimento degli obbiettivi di crescita posti dal governo. "Secondo i dati recenti, ancora insufficienti a tracciare un quadro completo e affidabile, l'attività economica faticherebbe a recuperare slancio nello scorcio di quest'anno", ha sottolineato il vice capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia Andrea Brandolini. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sebbene lo sforzo del governo sia evidente, la manovra potrebbe non essere risolutiva per affrontare sfide fondamentali come la sostenibilità del debito, il miglioramento del sistema sanitario, la crescita del Mezzogiorno e la semplificazione del sistema fiscale. (il Giornale)

L'approccio della manovra sulle detrazioni "può rivelarsi efficace nel ridurre l'ammontare delle spese fiscali, rispetto al tentativo di intervenire selettivamente solo su alcune. Lo afferma il vice capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia Andrea Brandolini in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. (Tuttosport)

Al punto che i rilievi sulla Legge di Bilancio del governo ormai non si contano più. Un bagno di sangue. (LA NOTIZIA)

Tutti contro la manovra

Gli obiettivi del governo di una crescita dell’1% quest’anno e dell’1,2% il prossimo sembrano ormai archiviati. Lo notano Bankitalia e Ufficio parlamentare di bilancio. Anche Istat parla di «battuta d’arresto» del Pil nel terzo trimestre. (la Repubblica)

"Tale disegno - ricorda la Corte die conti - viene perseguito utilizzando i margini di ulteriore ricorso al deficit resi disponibili da un quadro tendenziale migliore delle stime di aprile 2024". (Teleborsa)

Ieri era la giornata delle audizioni più «pesanti» (Banca d’Italia, Corte dei Conti, Istat, Ufficio parlamentare di bilancio, Cnel, Inps) e per il governo il «saldo» sulla manovra non è stato certamente positivo. (La Stampa)