In Romania cresce l’estrema destra. L’affluenza peserà su Georgescu

Il Psd resta il primo partito col 22%, ma l’estrema destra avanza a grandi falcate dimostrando che il risultato del primo turno delle presidenziali non è stato casuale. Le elezioni legislative della Romania hanno confermato quanto già si temeva alla vigilia, allorché i sondaggi davano in forte ascesa l’Aur, il partito fondato nel 2019 da George Simion (quarto alle presidenziali superato dal suo delfino Calin Georgescu che è finito al primo posto), che dopo il primo exploit del 2020, quando alle prime elezioni si attestò a poco meno del 10%, ha quasi raddoppiato le proprie preferenze chiudendo oltre il 18%. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo conferma la Corte costituzionale rumena dopo aver ricontato le schede elettorali. Il riconteggio era stato deciso a causa delle accuse lanciate da Christian Terhes, un candidato anticipatamente ritiratosi dalle elezioni, che sosteneva che i suoi voti fossero stati illecitamente trasferiti al filo russo Calin Georgescu, arrivato poi in testa al primo turno con il 22.9 per cento dei voti. (EuropaToday)

PUBBLICITÀ I rapporti mostrano invece che è stata il frutto di una campagna coordinata sui social media, molto probabilmente orchestrata da un "attore statale". (Euronews Italiano)

TikTok afferma di essersi impegnata con le autorità romene prima delle elezioni e di seguire le regole della piattaforma online dell'Ue TikTok ha lasciato senza risposta le domande su cosa ha fatto per eliminare i contenuti illegali durante le elezioni romene. (Euronews Italiano)

Romania: i risultati delle elezioni spaccano il Paese, romeni "cittadini di Serie B"

Bruxelles – Dal 24 novembre, data del primo turno delle elezioni presidenziali che hanno sancito il ballottaggio tra il filo-russo Călin Georgescu e la liberale Elena Lasconi, i riflettori dell’Ue sono puntati costantemente su Bucarest. (EuNews)

Dopo il voto per le politiche e la decisione della Corte costituzionale romena di convalidare il primo turno delle presidenziali si è aperta una settimana politica caldissima per la Romania: l'8 dicembre si deciderà chi sarà il nuovo presidente che nominerà il futuro premier in un Parlamento frammentato in cui i Socialdemocratici (Psd) hanno ottenuto la quota più alta dei voti tallonati dall'estrema destra. (Tiscali Notizie)

Di Euronews I partiti filo-occidentali hanno ottenuto la maggioranza dei voti nelle elezioni in Romania, ma la percentuale di consensi per i gruppi di estrema destra è salita, ottenendo più del 30 per cento dei voti. (Euronews Italiano)