Cos’è e come nasce un uragano: come si forma, come viene misurato e quali sono le sue categorie
Gli uragani sono cicloni tropicali violentissimi che originano negli oceani, ma solo in determinate condizioni; fra esse la temperatura dell'acqua superiore a 26 °C. Per essere classificati come uragani, questi potenti fenomeni atmosferici devono avere venti di almeno 118 km/h (categoria 1). Quelli più intensi di categoria 5, come l'uragano Milton nella sua fase più potente, hanno venti che spirano a una velocità di almeno 252 km/h. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri giornali
E con il continuo aumento delle temperature globali e degli oceani, si prevede un aumento della frequenza dei grandi uragani All'origine di questo processo di intensificazione rapida ci sono diverse forze trainanti. (Le Scienze)
A incidere, è la temperatura. La definizione è di Gianmaria Sannino, climatologo dell’Enea e studioso esperto di questi fenomeni. (Il Sole 24 ORE)
– risponde Lorenzo Di Marco, di Meteo Svizzera Locarno-Monti – Sono sistemi piuttosto complessi, molto potenti, anche spettacolari, che necessitano di diverse condizioni atmosferiche per potersi sviluppare. (RSI.ch Informazione)
Il 2024 è stato un anno caratterizzato da eventi meteorologici estremi che hanno colpito diverse parti del mondo, provocando danni significativi e mettendo in pericolo vite umane. Scienziati hanno evidenziato che il cambiamento climatico ha reso questi eventi non solo più probabili, ma anche più devastanti. (Tempo Italia)
Di recente una sorta di uragano in miniatura, Kirk, ha lambito l'Europa. Dovremo abituarci a eventi sempre più radicali e intensi? Qual è la loro genesi alla luce dei mutamenti climatici? Ne abbiano parlato con un esperto di cicloni tropicali, Enrico Scoccimarro, ricercatore del Centro Euro mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. (Corriere della Sera)
L’analisi della Nasa: «Le alte temperature sono come carburante per il suo motore». La superficie dell’acqua nel Golfo del Messico ha toccato a inizio ottobre 31 gradi, due in più rispetto alla media del periodo. (Lettera43)