"Amo il mestiere. Ma più trasparenza"
"Amo tantissimo questo mestiere. Se non fosse così avrei già gettato la spugna". Katia Giannotta, 52 anni, è tra “Gli idonei legati dal merito - Gli invisibili“ dell’ultimo concorso Pnrr per l’assunzione di insegnanti a tempo indeterminato. Da quanti anni insegna? "Da sei. Fino a giugno ho insegnato Lettere in una scuola media di Cinisello Balsamo, in un quartiere periferico. Per me è stata una scelta di vita: credo che è proprio nei quartieri più difficili che la scuola può fare la differenza e lo penso ancora, anche se poi veniamo trattati così... (IL GIORNO)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Cattedre Scoperte: “Decine di migliaia di posti vacanti o assegnati a supplenti.” Problemi Ricorrenti: (Oggi Scuola)
A questo dato record si aggiunge un’altra beffa: ben 30.000 docenti risultati idonei al concorso ordinario del 2020 potrebbero non ottenere una cattedra pur essendo abilitati, in quanto il Ministero dell’Istruzione ha riservato parte dei posti vacanti ai futuri vincitori del concorso straordinario legato al PNRR. (Informazione Scuola)
“È una polemica strumentale. Ho fatto un incontro con tutti i dirigenti degli uffici scolastici regionali a fine agosto e mi hanno assicurato che l’anno scolastico partirà regolarmente e che quindi da questo punto di vista sono affermazioni in buona parte strumentali, come quella per cui ci sarebbero 250mila docenti precari. (LAPRESSE)
«È una polemica strumentale. Ho fatto un incontro con tutti i dirigenti degli uffici scolastici regionali a fine agosto e mi hanno assicurato che l’anno scolastico partirà regolarmente e che quindi da questo punto di vista sono affermazioni in buona parte strumentali, come quella per cui ci sarebbero 250mila docenti precari. (Corriere TV)
«I posti vacanti potrebbero essere in gran parte coperti ricorrendo alle graduatorie dei concorsi banditi negli scorsi anni, in particolare dai Governi a cui ha partecipato il Partito Democratico”. (Casteddu Online)
Maggiore flessibilità nel reclutamento dei docenti. È la richiesta del ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, alla Ue per contemperare le specificità del sistema italiano con la riforma del reclutamento prevista dal PNRR. (Italia Oggi)