La Consulta sull’autonomia differenziata, Pezzini: “La legge stravolta, 7 passaggi dichiarati incostituzionali”

Roma. Ad oggi rimane una legge che ha mutato profondamente il suo aspetto iniziale e che ancora deve affrontare delle iniziative di contrasto. La Corte costituzionale ha parzialmente accolto il ricorso presentato dalle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania contro la Legge n.86 sull'autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario proposta dal senatore bergamasco Roberto Calderoli. Come scritto nella nota diffusa giovedì (14 novembre) l'organo di garanzia ha ritenuto "non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge", considerando tuttavia "illegittime specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo". (BergamoNews.it)

Su altre fonti

In due articoli (25 e 27 gennaio scorsi), in particolare, proponevo che una o più Regioni avanzassero ricorso in via principale contro la legge per l’Autonomia differenziata (AD), in quei giorni approvata in prima lettura in Senato. (La Repubblica)

"La Corte Costituzionale ha dato una sonora bocciatura dell'autonomia differenziata di Calderoli e Meloni. Dovremo aspettare le approfondite motivazioni". A dirlo è la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel suo intervento alla presentazione del libro "La parola pace. (La Repubblica)

Forza Italia fa sapere tramite il proprio canale X che è stata convocato un osservatorio del partito sull’applicazione dell’autonomia differenziata. “È stato convocato per venerdì 22 novembre, alle ore 18.30, l’osservatorio di FI sull’applicazione dell’autonomia differenziata. (LAPRESSE)

Dopo il parere della Consulta. Calderoli: i tempi non cambiano. Ma si teme l’effetto pantano

"La sentenza della Consulta sull'autonomia differenziata, letta così a spanne, è più che equilibrata, la condivido". A dirlo è Carlo Nordio. (Liberoquotidiano.it)

Avanti subito con l’autonomia. Chi ha fretta di arrivare a dama. (ilgazzettino.it)

Non che questo possa modificare le reazioni dell’opposizione che giubila, tripudia e ne ha certamente motivo perché molti dei suoi rilievi restano confermati dalla scelta della Consulta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)