Messina come la Val di Susa, i No Ponte come i No Tav: violenza e terrore sul Viale Boccetta | FOTO e VIDEO LIVE

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Doveva essere una festa, più o meno, partendo dal presupposto che non sappiamo cosa c’entri il Carnevale con il Ponte sullo Stretto. Ma essendo Carnevale, appunto, l’intenzione doveva essere almeno allegra. E invece no. Il Carnevale No Ponte, che appunto fa già ridere così, si è trasformato in una sorta di piccola guerriglia. Piccola, sì, perché i partecipanti sono una ottantina circa. Numeri insulsi, insignificanti, l’ennesimo flop. (StrettoWeb)

La notizia riportata su altri giornali

Una manifestazione, va ricordato, che nulla ha in comune con lo spirito dei comitati no ponte e con l’opposizione democratica alla grande opera che in questi anni è stata portata avanti. MESSINA – Un poliziotto preso a calci in via XXIV Maggio e tanti momenti di tensioni sul Boccetta durante il corteo anarchico del Carnevale no ponte. (Tempo Stretto)

MESSINA – Momenti di tensione a Messina durante il corteo dei No ponte. Mentre erano diretti al Palacultura, all’incrocio tra via XXIV Maggio e viale Boccetta, la polizia ha effettuato una carica di alleggerimento per disperderli dopo che gli avevano lanciato contro un paio di bombe carta. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Abbiamo i lavori per l'Alta velocità fino a Reggio Calabria, in Sicilia abbiamo lavori tra... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L’iniziativa tenutasi sabato 1 marzo ha trasformato il piazzale della chiesa di Santa Rita da Cascia a Gabella in un tripudio di colori, musica e allegria, regalando ai più piccoli un pomeriggio di festa all’insegna della spensieratezza e della condivisione. (Corriere di Lamezia)

Prete (Unioncamere) "Ponte sullo stretto esigenza reale per il Paese" 01 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)

Il comitato No Ponte, convocando il corteo del 1 marzo, ha spiegato le ragioni del dissenso: “L’ombra del ponte è già qua: espropri, cantieri propedeutici, depositi di scorie, propaganda, sottrazione di risorse, decreti legge per aggirare prescrizioni e per reprimere il dissenso… Il ponte è il simbolo di un’idea di progresso che se ne infischia delle nostre vite: estrae valore dai territori a costo di devastarli, li sottrae ai bisogni e ai desideri degli abitanti… per far guadagnare i pochi soliti noti. (Il Fatto Quotidiano)