Nordcorea, Kim crea un esercito in 24 ore. Anche l'Italia controlla

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Un nuovo esercito per Kim Jong Un. Le tensioni con la Corea del Sud provocano un effetto immediato in Corea del Nord. Nel giro di poche ore, oltre 1,4 milioni di giovani nordcoreani hanno chiesto di arruolarsi o di rientrare nell'esercito, motivati a reagire alle "provocazioni" di Seul, accusata di aver lanciato droni con messaggi propagandistici su Pyongyang negli scorsi giorni. "La Repubblica Popolare di Corea (Rpdc) è piena di volontà di annientare la feccia della Repubblica di Corea che ha violato la sua sacra sovranità e sicurezza", si legge nell'articolo. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

La Corea del Sud è ufficialmente uno "Stato ostile" per il Nord La guerra mai finita (Virgilio Notizie)

Lo ha ufficializzato oggi l'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA, confermando anche la conseguente interruzione definitiva delle linee di collegamento tra le due Coree e pubblicando le fotografie delle esplosioni di strade e ferrovie intercoreane. (Tiscali Notizie)

Gli autori sarebbero attivisti, in gran parte nordcoreani rifugiatisi al Sud, che puntano a denunciare opulenza e lusso del leader e della sua famiglia in una realtà che vede la popolazione stremata dalla fame e costretta a tirare la cinghia per la crisi economica ascolta articolo (Sky Tg24 )

Pyongyang, la Corea del Sud è ufficialmente stato ostile

Una risposta al lancio di droni dei giorni scorsi da Seul, che rappresenta un ulteriore segnale della persistente tensione all’interno della penisola coreana. (Il Fatto Quotidiano)

L'agenzia statale Kcna, riferendo che i collegamenti stradali e ferroviari con il Sud sono ora del tutto bloccati dopo le apposite detonazioni di martedì, ha motivato la mossa come "inevitabile e legittima in conformità coi requisiti della Costituzione che definisce chiaramente la Repubblica di Corea come uno stato ostile". (Sky Tg24 )

L'agenzia statale Kcna, riferendo che i collegamenti stradali e ferroviari con il Sud sono ora del tutto bloccati dopo le apposite detonazioni di martedì, ha motivato la mossa come "inevitabile e legittima in conformità coi requisiti della Costituzione che definisce chiaramente la Repubblica di Corea come uno stato ostile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)