La paziente rifiuta la nutrizione artificiale e ottiene il suicidio

La paziente rifiuta la nutrizione artificiale e ottiene il suicidio
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Avvenire INTERNO

Fotogramma Si sarebbe sbloccato l’iter per l’accesso al suicidio medicalmente assistito della donna di 54 anni, toscana, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, e che aveva rifiutato la nutrizione artificiale: secondo alcune notizie circolate ieri, la Asl Toscana nordovest ha dato parere favorevole. «È la prima applicazione della nuova sentenza della Consulta che ha esteso il concetto di “trattamento di sostegno vitale”», afferma trionfante l’associazione Luca Coscioni a cui si era rivolta tempo fa la donna e che ne aveva reso noto il caso un mese fa. (Avvenire)

Ne parlano anche altri media

È disponibile un nuovo mini-podcast della serie “Le sentenze della Corte in 3 minuti”, dedicato alla pronuncia sul Fine vita con cui la Corte Costituzionale ribadisce gli attuali requisiti del suicidio assistito e ne precisa il significato. (Corriere TV)

E ha ottenuto il diritto a mettere fine alle proprie sofferenze. Si era vista rifiutare l’accesso al suicidio assistito, perché pur avendo bisogno di un trattamento vitale lo aveva rifiutato. (Corriere Fiorentino)

Affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla era tenuta in vita solo dalle macchine. (Today.it)

Rifiuta la nutrizione artificiale, sì dell’Asl al suicidio assistito

La Corte costituzionale nell’ordinanza 207/ 2018, nella sentenza 42/ 2019 e ora nella sentenza n. 242/ 2019 e garantire le persone, evitando pressioni sociali indirette che possono indurre i più fragili e vulnerabili a farsi da parte. (Il Dubbio)

La donna possiede tutti e quattro i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. (ilmessaggero.it)

«È la prima applicazione della nuova sentenza della Consulta che ha esteso il concetto di trattamento di sostegno vitale», afferma l’associazione Luca Coscioni a cui si era rivolta tempo fa la donna e che ne aveva reso noto il caso un mese fa. (Il Sole 24 ORE)