Malattia Congo è una forma di malaria? I dubbi degli esperti
(Adnkronos) – La malattia misteriosa che sta colpendo il Congo è una forma di malaria? Dopo l’annuncio dell’Oms che indica nell’80% dei campioni prelevati ai pazienti ammalati la presenza del virus della malaria, gli esperti si interrogano e avanzano dubbi. “In Congo la malaria è endemica, non mi stupisce quindi quanto annunciato dall’Oms. Dobbiamo però anche ipotizzare – dice all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Massimo Ciccozzi – che ci sia un altro agente patogeno coinvolto, un virus o un batterio? Se prendiamo in considerazione i sintomi riscontrati nel focolaio e il fatto che i contagi sono nella fascia pediatrica, penso ad un virus respiratorio come il virus respiratorio sinciziale o un mycoplasma pneumoniae (OglioPoNews)
Su altri giornali
ha riferito l’Organizzazione mondiale della sanità. Domenica scorsa, in merito all’infezione di origine sconosciuta, l’Oms aveva segnalato più di 400 persone colpite e 31 decessi da ottobre nella remota regione di Panzi, situata a oltre 700 chilometri dalla capitale Kinshasa. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Il giornale Repubblica, questa mattina, in un articolo pubblicato online scrive di “una malattia misteriosa in Congo” e di alcune verifiche in corso su una donna rientrata a Cosenza proprio dal Congo. Cosenza – Secondo caso in Italia di una persona che, rientrata dal Congo, ha iniziato ad avere forti dolori e febbre. (Il Lametino)
Sul caso, l’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ Irccs di Roma precisa di “non essere coinvolto nella gestione dei campioni biologici”. (CremonaOggi)
Una donna, che mostrava i sintomi di influenza legata alla malaria, è stata ricoverata all'ospedale Annunziata di Cosenza ed è stata dimessa il giorno dopo. La 24enne aveva lavorato a Kinshasa, la capitale congolese che dista circa 750 chilometri dal distretto di Panzi (nella regione del Kwango), dove centinaia di persone stanno morendo a causa della malaria, della malnutrizione (che raggiunge livello superiori al 60% della popolazione), dell'assenza di medicinali e di macchinari ospedalieri. (Il Giornale d'Italia)
“Il paziente è stato dimesso guarito e non ha avuto più nessun problema clinico dopo la dimissione, né lui, né i suoi familiari conviventi, né i contatti che aveva avuto anche nelle settimane precedenti”. (LA NAZIONE)
Immediatamente ricoverata, da quanto si apprende, è stata dimessa già il giorno successivo e sta bene. Dopo il caso di Lucca, sono in corso a Cosenza verifiche anche su una donna che presentava una sintomatologia simile a quella descritta per la malattia diffusa in una zona remota del Congo e ancora non diagnosticata. (Il Fatto Quotidiano)