Fotografava donne sotto le gonne, così si è scoperto che Pelicot aveva fatto stuprare la moglie da 50 uomini
“Per fortuna quel giorno ho denunciato” ha raccontato una delle donne che fece scattare l’arresto per Dominique Pelicot dopo essere stata filmata dall'uomo in un supermercato. I successivi accertamenti sul materiale informatico dell’uomo infatti hanno portato alla scoperta che aveva fatto stuprare la moglie in casa da 50 uomini ingaggiati sul web, filmando tutto. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il caso che sta scuotendo la Francia (leggi qui) tanto da provocare la reazione indignata degli stessi uomini, che stanno firmando una petizione contro la “dominazione maschile”, si arricchisce di nuove testimonianze dopo quella della vittima Gisèle Pelicot e del marito Dominique che per 10 anni l’ha drogata per farla stuprare da sconosciuti: 51 per l’esattezza. (Milleunadonna.it)
Il 44enne Lionel R. L'ammissione di uno dei 50 uomini accusati dello stupro di Gisèle Pelicot in Francia. (Fanpage.it)
Gisèle Pelicot, la principale vittima al processo degli stupri in serie nel sud della Francia, ha attaccato oggi - nel corso del processo contro l'ex marito che l'avrebbe drogata, stuprata e fatta violentare da decine di uomini - chi ha avanzato il sospetto di un'eventuale complicità. (Fanpage.it)
e Omar D., due tra gli imputati per gli stupri di Mazan. Un’avvocata impegnata in un doloroso processo per stupro ha il diritto di utilizzare i social network in modo “frivolo”? È quel che si chiede l’opinione pubblica francese, visibilmente scossa dalle performance su Tik tok e Instagram della penalista Nadia El Bouroumi, responsabile della difesa di Jean-Marc L. (Il Dubbio)
Le guardie di sicurezza del supermercato lo avevano notato mentre filmava sotto le gonne alcune clienti. Così grazie ad una serie di denunce presentate dalle donne, Dominique Pelicot è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di centinaia di video e foto degli stupri di gruppo sulla moglie. (Il Fatto Quotidiano)
Il processo che è iniziato nelle scorse settimane ha sconvolto l’opinione pubblica francese, con la stessa Pelicot, oggi 72enne, che ha insistito perché le udienze si tenessero a porte aperte. «Spero che il giorno in cui una donna si sveglierà al mattino senza ricordare cosa ha fatto il giorno prima forse penserà alla mia testimonianza». (Open)