La diretta da Wall Street | Borse Usa chiudono in rosso, Nasdaq -0,6%. Powell: la Fed non ha fretta di tagliare i tassi

Il presidente della Fed sottolinea che la forza che stiamo riscontrando nell'economia ci dà la possibilità di prendere le nostre decisioni con cautela. Poi ribadisce l’indipendenza della Banca centrale (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Russell 2000 che si riprende la scena ad una settimana dalle elezioni presidenziali Usa. L’indice delle small-cap americane è tornato a correre, registrando una performance dell’8,5% nella settimana delle elezioni, in scia ad una preannunciata politica economica e fiscale del rieletto Presidente Trump decisamente accomodante per le imprese. (Finanzaonline)

Dopo le elezioni negli Stati Uniti e l’affermazione di Donald Trump, sono emersi movimenti sui mercati, soprattutto per quel che riguarda tre rami di investimento: dollaro USA, bitcoin, oro. Il metallo giallo ha invece registrato alcune flessioni, dopo la lunga corsa dei mesi passati. (Corriere del Ticino)

Memori degli errori del novembre 2016, investitori, trader, gestori e media si erano convinti dell’efficacia di una correlazione: se vince Trump si va su, sarà bull market. (Liberoquotidiano.it)

Azioni Usa al top

La stagione degli utili negli Stati Uniti Nella puntata di SkyTG24 di questa settimana dedicata al mercato Usa, il nostro Quantitative Analyst Giorgio Broggi è intervenuto per commentare l’effetto Trump sul mercato nel breve e nel medio-lungo termine, con un focus particolare su stagione degli utili e cryptovalute. (Moneyfarm)

Quali saranno le conseguenze economiche di Mr. Trump? Alcune si sono già manifestate sui mercati finanziari: rialzo del dollaro e dei tassi a lunga americani, all’insegna di aspettative di maggiori inflazione e deficit pubblico; e della Borsa, per l’idea che la sua politica economica sosterrà la crescita del made in Usa. (FIRSTonline)

Di conseguenza, gli investitori hanno aumentato le loro allocazioni alle azioni statunitensi e alle small cap statunitensi, che sono più focalizzate sul mercato interno e quindi potenzialmente in grado di beneficiare in modo particolare di un'economia statunitense più forte. (la Repubblica)