Test per Medicina: «È necessario un primo filtro. Usiamo il voto di maturità»

Il test ideale per ammettere i nostri ragazzi alla scuola di medicina? Non esiste. È vero. E allora? «Aboliamolo», devono aver pensato i nostri politici. E la selezione? Facciamola alla fine del primo semestre; in via teorica non fa una piega, ma lo si può fare in pratica? Dipende. Dare la possibilità di accedere al corso di laurea per tutti quelli che lo vorrebbero non è possibile: se si iscrivessero 60 mila studenti — nel 2023 quelli che hanno provato a fare il test sono stati 85 mila — non li si potrebbe seguire tutti; se invece fossero troppo pochi, non avremo mai i medici che servono. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Ecco tutte le domande (e le risposte, dove possibile) che nascono dalla riforma.Ci sarà ancora il numero chiuso?Sì, perché i posti per la facoltà di Medicina restano contingentati e decisi sulla base del fabbisogno concordato con le Regioni e dei posti disponibili nelle diverse università. (Corriere della Sera)

Il presidente dell'associazione Antonio Cucinella a Open: «Vi spiego perché è una proposta che rischia di peggiorare l'attuale sistema» (Open)

"È un'apertura, diciamo un superamento progressivo, graduale e programmato del numero chiuso. E’ un’esigenza dei nostri studenti di poter accedere allo studio della medicina, in Italia e non fuori, perché uno dei problemi che ci stiamo trovando ad affrontare è il cosiddetto turismo che i nostri studenti devono fare andando a studiare in altri paesi europei". (Quotidiano Sanità)

Riforma Medicina, da 20 a 80 mila candidati. I rettori: “Non ci sono risorse per tutti”

ROMA – I rettori, per voce della Confederazione che li rappresenta, la Crui, contestano la riforma per l’accesso a Medicina, a cui la Commissione Istruzione al Senato ha dato il via libera e che la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, si è affrettata a definire “un passo storico”. (la Repubblica)

Ho già scritto varie volte su questo blog a proposito delle ragioni del test di ingresso per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, un problema che viene di volta in volta portato all’attenzione del pubblico da proposte di abolizione che si rivelano poi false promesse e di solito scompaiono prima di essere tradotte in leggi. (Il Fatto Quotidiano)

E’ la conseguenza della riforma dell’accesso al corso di laurea che non prevede più una selezione attraverso un test. Da 20 mila diventeranno 80 mila i candidati ai corsi di Medicina. (La Stampa)