Morti Natisone, la mamma di Patrizia: «C'era il tempo per salvarla, niente potrà restituirmela»
«Credo sia giusto così. È con loro che mia figlia ha parlato e sono loro che, in base a quanto riferito sul pericolo che stavano correndo, hanno deciso il da farsi». Maria Mihaela Tritean non ha dubbi: la decisione della procura di Udine di indagare per omicidio colposo tre vigili del fuoco della sala operativa e un infermiere del Numero unico di emergenza è doverosa. Se loro avessero agito diversamente Patrizia Cormos, sua figlia, forse non sarebbe morta a soli 20 anni, portata via dalla furia del Natisone lo scorso 31 maggio insieme agli amici Bianca Doros e Cristian Molnar. (ilmattino.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
La famiglia continua ad avere fiducia nel lavoro degli inquirenti. Nella sua casa di Campoformido, alle porte di Udine, legge le ultime notizie sulle indagini avviate per far chiarezza sui tempi dei soccorsi. (ilgazzettino.it)
Quattro chiamate, una delle quali caduta nel vuoto. E l’ultima è un’implorazione: «Venite a salvarci, avvisate mia mamma». (ilmessaggero.it)
"Confidiamo negli sviluppi dell'indagine, per sapere cos'è successo in quei drammatici minuti: le famiglie attendono di apprendere la verità e la ricostruzione di quel giorno terribile. (Tiscali Notizie)
Basta guardare i filmati per intuirlo. Ha seppellito sua figl… (la Repubblica)
L'accusa a tre vigili del fuoco e a un operatore della sala emergenze. Le telefonate di Patrizia e l'allarme partito in ritardo. Uno dei due apparecchi distante solo 12 minuti di volo (Open)
I quattro indagati non si presenteranno in Procura il 4 dicembre per il primo interrogatorio di garanzia. Gli avvocati difensori, su questo punto, sono concordi. (Il Messaggero Veneto)