Fed, tassi giù dello 0,25% meno tagli il prossimo anno

Per la terza volta di fila la Federal Reserve ha tagliato il costo del denaro, in questo caso dello 0,25%, portando i tassi nell’intervallo compreso tra 4,25% e 4,50%, dopo che negli scorsi due anni erano arrivati ai massimi storici per far fronte a un’inflazione incontrollabile. Ora che i prezzi al consumo sembravano sotto controllo, la Fed aveva iniziato un piano di normalizzazione che tuttavia si fermerà prima del previsto o meglio, non sarà in linea con le attese di Wall Street, che ieri in vista della chiusura era in rosso. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell, sottolineando che "c'è ancora del lavoro da fare sull'inflazione". "Siamo in una nuova fase nel processo di aggiustamento dei tassi". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Milano, 18 dic. Una correzione di rotta dettata dalle stime del Fomc, che ha rivisto al rialzo le previsioni su crescita economica e inflazione. (Agenzia askanews)

Il ciclo di normalizzazione di politica monetaria da parte della Fed proseguirà anche il prossimo anno, seppur a un ritmo più lento di quanto previsto: due tagli invece di quattro. Il sentiment dei consumatori tedeschi si è ripreso leggermente (Milano Finanza)

Fed taglia i tassi Usa dello 0,25%. Powell: «Prossime decisioni in base ai dati»

La decisione con cui ieri la banca centrale Usa ha tagliato i tassi di un quarto di punto, al 4,25-4,50% (lo stesso livello del dicembre '22), è stata infatti accompagnata dalla previsione che gli allentamenti monetari il prossimo anno saranno appena due. (il Giornale)

I titoli azionari statunitensi sono crollati mercoledì pomeriggio, 18 dicembre, dopo che la Federal Reserve ha drasticamente ridotto le previsioni di taglio dei tassi di interesse nel 2025. Il Morningstar US Market Index ha perso più del 3%, con la maggior parte delle perdite che si sono verificate dopo l’annuncio della decisione della Fed sui tassi di interesse. (Morningstar)

La banca centrale americana continuerà, inoltre, a ridurre le proprie partecipazioni in titoli del Tesoro, debito delle agenzie e titoli garantiti da ipoteca delle agenzie. (Corriere della Sera)