Dall’Ovest all’Est la crisi dell’auto diventa globale. E a soffrire sono anche le filiere

Dall’Europa al Giappone, la crisi dell’auto si allarga a macchia d’olio. L’ultimo costruttore a capitolare è stata la nipponica Nissan che pianifica 9mila licenziamenti a causa del calo della domanda. Ma è solo l’ultimo caso di una lunga serie di chiusure di stabilimenti, annunci di esuberi e revisioni delle stime dei profitti. Ventiquattro ore prima la connazionale Toyota aveva comunicato il primo calo dell’utile operativo degli ultimi due anni e una flessione dei profitti trimestrali del 20%, principalmente a causa di difficoltà produttive e di mercato in Giappone e Stati Uniti (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Anzi, taluni fanno finta di non ricordare dove tutto questo è iniziato, ovvero... L’industria automotive europea sta ormai andando a pezzi ma la politica di Bruxelles non accenna a cambiare rotta. (Panorama)

La produzione di veicoli è in calo da inizio 2024 e, secondo i dati diffusi da ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), la situazione per l’automotive nostrano potrebbe peggiorare senza un intervento tempestivo del Governo. (InvestireOggi.it)

In caso contrario, infatti, la situazione potrebbe precipitare. E ANFIA lancia un appello al Governo, affinché riveda il taglio del 80% al Fondo Automotive. (Virgilio)

L’Industria Automotive rallenta: -30% a settembre

«Sono 25mila i posti di lavoro a rischio, che potrebbero diventare 50mila». Si apre così l’analisi di Alix Partners messo a punto per il tavolo di discussione sull’automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. (Orticalab)

I numeri, del resto, parlano molto chiaro. Secondo quanto comunicato, la produzione domestica delle sole autovetture a settembre 2024 ammontava a circa 25 mila unità, in calo del 50,5% rispetto a settembre 2023. (HDmotori)

A settembre, la produzione del settore automotive ha registrato un calo del 30% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, e la tendenza negativa si estende ai primi nove mesi del 2024, con una contrazione del 19,6% rispetto al 2023. (SicurAUTO.it)