Rush finale per la manovra, ritirata la norma sugli stipendi

Manovra, salta la norma sugli stipendi dei ministri e dei sottosegretari non eletti Tanti emendamenti approvati nella notte. Si punta a chiudere in giornata, con il mandato al relatore prima delle comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altre testate

Il fatto che in una società secolarizzata non si possa affrontare il tema dei soldi ai politici senza provocare scandalo, senza usare sotterfugi carbonari, senza avere il timore d’incorrere nei fulmini dell’indignazione pubblica e dell’auto-censura personale, fa pensare che la cultura dei tabù in qualche maniera sopravviva nella cosiddetta coscienza collettiva. (ilmessaggero.it)

Romeo (Lega): Aumento stipendi ministri? "Basta antipolitica, la democrazia ha dei costi" (Liberoquotidiano.it)

Salta l’equiparazione degli stipendi con i parlamentari ma restano i rimborsi. Cambia anche la norma anti-Renzi (LA NOTIZIA)

Manovra, La Russa su stipendi ministri: "Abbassiamo i deputati"

Nel corso della maratona notturna in Commissione Bilancio, infatti, è saltato l’adeguamento dello stipendio dei ministri non eletti ai compensi percepiti dai colleghi di governo che sono anche parlamentari. (Corriere della Sera)

La premier Giorgia Meloni ha dato il suo avallo al ritiro della norma sugli stipendi degli esponenti di governo non eletti che sanciva l'equiparazione a quella dei parlamentari. (la Repubblica)

“Mi sarei aspettato, da chi è legittimamente contrario a questa proposta che è stata ritirata, che poiché ci sono dei ministri che prendono la metà dei loro sottosegretari parlamentari, che la proposta fosse di equiparare gli uni agli altri abbassando quanto prendiamo noi deputati. (LAPRESSE)