Minaccia nucleare, Putin potrebbe non bluffare
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La guerra tra Russia e Ucraina, che ha già causato innumerevoli sofferenze e distruzioni, rischia di allargarsi ulteriormente in Europa. Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali, ha dichiarato che esiste un rischio chiaro, evidente e concreto che la Russia non stia bluffando riguardo all'uso delle armi nucleari. Margelletti ha spiegato al Quotidiano nazionale che Putin, non riuscendo a vincere in Ucraina con le armi convenzionali e con un'economia in sofferenza, potrebbe abbassare la soglia nucleare per cercare una via d'uscita, puntando alla deterrenza reciproca.
Stefano Silvestri, presidente emerito dello IAI, ha sottolineato che la Russia, se avesse voluto utilizzare armi nucleari in Ucraina, lo avrebbe già fatto, ma ciò avrebbe comportato un palese delitto contro l'umanità. Tuttavia, se Mosca decidesse di attaccare nuclearmente la NATO o gli Stati Uniti, dovrebbe tenere conto della possibile risposta altrettanto nucleare. Le continue minacce di Putin sembrano aprire la strada a una guerra globale, con il Cremlino che confida che il messaggio sia stato recepito dagli Stati Uniti, i quali vogliono evitare l'allargamento del conflitto a livello mondiale.
Il comandante delle forze missilistiche strategiche russe ha annunciato che i missili Oreshnik, in grado di colpire obiettivi in tutta Europa, sono pronti per la produzione in massa. Tre giorni dopo l'annuncio di una nuova dottrina militare che facilita l'impiego di armi atomiche, la Russia ha lanciato un nuovo missile balistico sulla città ucraina di Dnipro, un'arma definita "non intercettabile" e capace di trasportare testate nucleari.
Vladimir Putin, alzando sempre di più l'asticella del suo ricatto all'Occidente, ha reso chiaro che la Russia è pronta a utilizzare ogni mezzo per raggiungere i propri obiettivi. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha ribadito che Washington ha certamente compreso il messaggio russo.