La sanità pubblica in emergenza rossa grava per 40 mld sulle tasche dei cittadini

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

La sanità pubblica in emergenza rossa grava per 40 mld sulle tasche dei cittadini di Barbara Gobbi 08 ottobre 2024 Il settimo Rapporto della Fondazione Gimbe sul Ssn certifica per il 2023 il boom della spesa delle famiglie pari a + 10% in un anno e il crollo del 18,6% della spesa per la prevenzione. Ne parliamo con Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

“Rinunciare alle cure per motivi economici è ormai una tragedia sociale che colpisce le famiglie italiane. Secondo l’Istat sono 4,5 milioni di italiani che rinunciano alle cure e ben 2,5 milioni sono coloro che lo fanno non potendone sostenere le spese. (BlogSicilia.it)

TERMOLI. Nel 7° Rapporto Gimbe sul Servizio Sanitario Nazionale dati, analisi, criticità e proposte: dal finanziamento pubblico alla spesa sanitaria, dai Livelli Essenziali di Assistenza all’autonomia differenziata, dal personale alla Missione Salute del Pnrr, sino al Piano di Rilancio del Servizio sanitario nazionale. (Termoli Online)

Allarmano, pertanto, i risultati che emergono dal settimo Rapporto Gimbe sul Servizio sanitario nazionale, che indicano un crollo della spesa riservata all’attività di prevenzione, un crollo che rende pericolosamente debole il nostro Ssn”. (Il Giornale d'Italia)

Baratro sanità: fondi scarsi, medici in fuga, pochi infermieri. Risultato: chi può fugge verso il privato (+10,3%), 4,5 milioni rinunciano a curarsi

E’ quanto emerge dal settimo rapporto della fondazione Gimbe sul servizio sanitario nazionale. L’aspettativa di vita alla nascita è pari a 82,8 anni (media Italia 83,1 anni); per quanto riguarda il personale sanitario, in Puglia sono presenti 1,97 medici dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 2,11); e 4,66 infermieri dipendenti ogni mille abitanti (media Italia 5,13); il rapporto infermieri/medici dipendenti è pari a 2,37 (media Italia 2,44). (l'Immediato)

Roma, 8 ott. (Agenzia askanews)

Questo a causa dei lunghi tempi di attesa e delle difficoltà di accesso alle strutture, imposti da un Servizio sanitario nazionale a cui mancano oltre 52 miliardi di euro per mettersi in pari con gli standard di spesa pubblica garantiti dagli altri Paesi Ocse membri dell’Ue. (Il Fatto Quotidiano)