Nucleare mini reattori: primi impianti in quattro anni

Economy Magazine INTERNO

Nucleare mini reattori: il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin conferma che saranno previsti nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima definitivo (Pniec) definitivo che verrà inviato entro giugno a Bruxelles. «Riporterà anche analisi di scenario contenenti una possibile quota di energia prodotta da fonte nucleare nel periodo 2030-2050» ha affermato Pichetto. (Economy Magazine)

Ne parlano anche altri giornali

È quasi luogo comune parlare di “Rinascimento nucleare” per indicare il nuovo interesse che si sta diffondendo nel mondo nei confronti dell’energia nucleare. L’energia nucleare nel suo ciclo produttivo non provoca emissioni di gas climalteranti; richiede quantità limitate di combustibile – quasi sempre uranio arricchito – che può essere facilmente stoccato e posto a riserva per tempi migliori; infine, consente la produzione di energia elettrica con costi che, almeno così accadeva nel passato, sono inferiori a quelli di molte altre fonti di energia. (ISPI)

Il Piano Nazionale integrato Energia e Clima (Pniec) che il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica consegnerà a Bruxelles entro giugno, ci sarà dunque anche l’atomo, con la fissione prevista con i mini-reattori già intorno al 2030 e l’energia da fusione che arriverà a ridosso del 2050. (ilmessaggero.it)

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha spiegato in una intervista a Radio 24 come ci sia la necessità di arrivare ad una soluzione definitiva poiché il governo intende varare la normativa per la reintroduzione del nucleare in Italia. (Cagliaripad.it)

In particolare, si discute molto di nuove tecnologie da sviluppare nel medio termine come i piccoli reattori modulari (SMR e AMR) e le centrali di IV generazione e, nel lungo termine, della fusione, come possibili soluzioni per decarbonizzare il settore energetico e quello industriale. (LA STAMPA Finanza)

Sul ritorno al nucleare il governo ci prende in giro, vi spiego perché (Today.it)

La voglia è tornata e per certi versi non se n'è mai andata del tutto. Un tema che ha ripreso slancio subito dopo l'inizio della guerra in Ucraina che ha messo l'Europa di fronte all'indubbia e immensa questione energetica che l'attende nei prossimi decenni. (L'HuffPost)