Le Olimpiadi rappresentano il fallimento di monsieur Macron

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Emmanuel Macron lo stratega, il grande statista, l’inarrivabile genio. Per fortuna la destra fascista è stata fermata alle legislative, l’accozzaglia ha funzionato, anche se il Paese si ritrova nel caos e senza un governo. Quale migliore realtà per ospitare i Giochi olimpici? Ovviamente è una boutade, ma nessuno avrebbe immaginato una situazione simile all’indomani della cerimonia d’apertura. Con la kermesse alle sue battute iniziali, possiamo affermare senza troppi giri di parole che si tratta della più grande figuraccia di sempre di monsieur Macron. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri media

Gli addetti “hanno lavorato per tutta la notte in condizioni difficili sotto alla pioggia per permettere un miglioramento della situazione dei TGV sulle assi colpite dai sabotaggi”, si legge in una nota. (RSI.ch Informazione)

Nel frattempo il ministro dei Trasporti francese, Patrice Vergriete, ha annunciato che il traffico ferroviario sulla rete dell’alta velocità francese riprenderà a funzionare normalmente lunedì, dopo gli atti di sabotaggio che hanno causato ieri numerose cancellazioni e ritardi, nella giornata di inaugurazione dei Giochi olimpici (Agenzia askanews)

Il giornalista spiega come l’elevato ingaggio richiesto da Mario Hermoso sia stato il principale ostacolo per il trasferimento. (Napolipiu.com)

Chi c'è dietro gli attacchi alle ferrovie francesi: eco terroristi, jihadisti o spie

I tecnici della rete ferroviaria ad alta velocità francese hanno iniziato a riparare i danni causati dagli incendi dolosi avvenuti poche ore prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi. (Euronews Italiano)

Lo rivela Le Parisien, ricordando che il movimento ambientalista aveva organizzato stamattina un'azione di disobbedienza civile chiamata "Giochi proibiti". L'obiettivo dell'organizzazione era quello di protestare "contro la devastazione sociale e ambientale causata da Parigi 2024". (L'HuffPost)

Con poco hanno fatto tanto, una constatazione che è anche uno slogan di lotta. C’è una lunga serie di episodi a livello globale, con protagonisti diversi. (Corriere della Sera)