Chiuso il processo Pélicot, condannato a 20 anni l’ex marito
Con la voce rotta dall’emozione, Gisèle Pélicot ha letto davanti ai giornalisti un testo che si era preparata per il giorno del verdetto del processo di Mazan. Ha voluto soprattutto ringraziare tutti: i suoi tre figli, gli avvocati, le associazioni di aiuto alle vittime che l’hanno accompagnata dentro e fuori dal tribunale per mesi. E tutte quelle persone che le hanno mostrato, a parole e gesti, il loro sostegno e la loro vicinanza. (Radio Popolare)
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''La rispetto'', ha dichiarato Pelicot, parlando dopo la decisione annunciata stamattina al Palazzo di Giustizia di Avignone. "Ho attualmente fiducia nella nostra capacita' di cogliere collettivamente un futuro in cui ognuno, donne e uomini, possano vivere in armonia, nel mutuo rispetto e nella comprensione", ha aggiunto. (Tiscali Notizie)
Una giuria di cinque giudici, ad Avignone dovrà emettere la condanna che per l'ex coniuge potrà arrivare fino al massimo prev… (la Repubblica)
«Mi chiese di difenderlo, non avevo nessun motivo per rifiutare» si limita a dire la legale marsigliese di 55 anni poco dopo… Béatrice Zavarro si dice «indifferente» al soprannome di “avvocata del diavolo” che le è stato affibbiato da quando ha deciso di difendere Dominique Pelicot, condannato a 20 anni di carcere per le violenze sessuali organizzate ai danni dell’ormai ex moglie Gisèle. (La Stampa)
Il caso della donna di 72 anni - che è stata drogata per 10 anni dal marito che poi la faceva violentare senza contropartita da sconosciuti, reclutati e convocati su un sito di incontri che ora è stato bandito, assistendo e riprendendo le violenze - ha profondamente scosso l’opinione pubblica francese. (Sky Tg24 )
La Francia, ma non solo, è scossa dalla tragedia subita da Gisèle Pelicot, costretta a subire abusi per quasi un decennio. La giuria del tribunale penale di Vauclus, presso Avignone, lo ha giudicato colpevole insieme ad altri 50 uomini, responsabili degli abusi e reclutati online da Dominique Pelicot. (Virgilio Notizie)
Le ripetute violenze sono state documentate dal marito in video conservati e catalogati anno per anno, che hanno costituito prove fondamentali nel processo. (Il Giornale d'Italia)