Omicidio Viadana, il 17enne e l'impulso di uccidere. Maria tramortita con i pesi prima del soffocamento

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Ponte sullo Stretto

VIADANA – Sarà effettuata probabilmente martedì l’autopsia sul corpo di Maria Campai, la 42enne uccisa a Viadana. Lunedì ci sarà la convalida del fermo del presunto omicida, il 17enne viadanese di origini albanesi che si trova rinchiuso presso il carcere minorile “Beccaria” di Milano; nello stesso giorno arriverà il conferimento dell’incarico al medico legale incaricato dell’esame autoptico (sarà Antonello Cirnelli), che dunque è ragionevole pensare che avverrà nella giornata successiva. (Mantovauno.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Dal «mi sentivo un corpo estraneo», confessato dal 17enne che ha sterminato la famiglia aPaderno Dugnano il 31 agosto, a «non so perché l’ho fatto», detto dal 16enne che ha ridotto in fin di vita il vicino di casa colpendolo con una mazza da baseball, martedì scorso a Cesano Maderno, fino all’ultimo, straniante perché: «Volevo vedere cosa si prova a uccidere». (Avvenire)

Roxana colloca il fiore sul pilone dove è ancora affisso uno dei tanti manifesti che ha disseminato nel quartiere quando Maria era ancora una persona scomparsa da ricercare, poi lo lascia sulla cancellata della villa, per il momento disabitata, a pochi metri dal giardino. (IL GIORNO)

"Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere». (Gazzetta di Parma)

L'assassino 17enne di Viadana: "Volevo sapere cosa si prova ad uccidere"

Cercava come strangolare a mani nude, in quali punti del volto sferrare pugni. Ricerche, riporta la testate, spasmodiche insieme a quelle di pratiche di sesso estremo. (Open)

Dopo quel messaggio nessun contatto. Per questo poi la sorella e il marito della donna l'hanno cercata per tutta la notte a Viadana. (Liberoquotidiano.it)

«Volevo scoprire che cosa si prova ad uccidere». (Gazzetta del Sud)