Nikki Haley vince le primarie repubblicane a Washington, primo successo contro Trump. Lui: “La capitale è una palude”

Primo successo per Nikki Haley nelle primarie repubblicane. Con Donald Trump che sta conquistando centinaia di delegati che gli garantiranno, salvo sorprese, la candidatura alle prossime Presidenziali, l’ex rappresentante permanente americana all’Onu porta a casa più voti in un distretto, però, che sposta poco gli equilibri come la capitale Washington. Scomposta, come spesso accade, ma senza particolari preoccupazioni la reazione del rivale che, dopo aver definito la politica repubblicana “cervello di gallina” ha sottolineato di essersi “tenuto volutamente alla larga da Washington, la palude, con pochissimi delegati e nessun vantaggio. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

L’America si prepara alla partita di ritorno tra Biden e Trump, dopo il contestato uno a zero dell’andata nel 2020 per il presidente in carica. Due candidati certi (dalle incerte condizioni psicofisiche). (AGI - Agenzia Italia)

Nikki Haley ha davvero qualche chance? La vittoria di Nikki Haley alle primarie repubblicane a Washington cambierà il corso delle presidenziali di novembre? Potrebbe prospettarsi una sfida a tre: Biden, Trump e l'ex governatrice della South Carolina in veste di indipendente. (Start Magazine)

Che non esita ad attaccare in maniera brutale. «Sono stato lontano da Washington di proposito perché è la “palude”, con pochi delegati, e nessun vantaggio». (ilmattino.it)

SAN DIEGO — Cosa farà Nikki Haley, dopo la sconfitta annunciata nel Super Tuesday elettorale di ieri? Continuerà a sfidare Trump, nonostante la sua nomination repubblicana per le presidenziali del 5 novembre sia scontata, oppure si arrenderà appoggiandolo? Era l’interrogativo più importante dell’appuntamento alle urne per 15 Stati e un territorio, insieme alla misurazione del polso per il consen… (la Repubblica)

L'ufficializzazione delle candidature per la corsa alla Casa Bianca si fa sempre più vicina. (Tiscali Notizie)

Successi (e Congressi) effimeri di Andrea Marinelli (Corriere della Sera)