Sciopero 20 novembre, il balletto sui dati emblematico della distanza tra medici, aziende e istituzioni
Se si cerca una rappresentazione sintetica e allo stesso tempo emblematica dello stato in cui versa il Ssn, si può senz’altro fare riferimento allo sciopero del 20 novembre. Non sulle motivazioni o sui contenuti - fin troppo chiari, se non si è prevenuti o totalmente all’oscuro della materia - bensì sui flussi comunicativi e, in particolare, sui dati relativi allo sciopero. È un mistero assoluto come sia possibile, in un paese normale e su una questione così delicata e importante, passare da una adesione dell’85% di fonte sindacale a quella di poco più dell’1% di fonte governativa: come detto, è un mistero, ma è fortemente segnaletico di quanto sia abissale la distanza tra le rispettive posizioni, distanza senz’altro ideologica ma, evidentemente, anche relativa ai metodi e agli strumenti dialettici utilizzati. (Sanità24)
Su altri giornali
PISTOIA "La situazione che ho trovato è di grande fatica tra le lavoratrici e i lavoratori e di grande preoccupazione per il fatto che da parte del governo nazionale non ci sono risposte, né sul finanziamento del fondo sanitario nazionale, quindi sulla necessità di finanziare adeguatamente i servizi, né sulle assunzioni, né tanto meno sul rinnovo del contratto, che loro stanno aspettando e che sarebbe un loro diritto, ma che il governo nazionale sotto-finanzia". (LA NAZIONE)
Dopo lo sciopero dello scorso 20 novembre, resta aperto il dibattito sul settore: il governo punta a emendare la Legge di Bilancio valutando l’aumento, la defiscalizzazione e flat tax delle indennità specifiche per chi lavora nel servizio sanitario pubblico. (Sky Tg24 )
Puff… La verità non c’è più. A partire, giustappunto, da quanto nel passato sarebbe stato unanimemente riconosciuto come vero. (La Stampa)
E, nel caso della serrata nella sanità, i numeri dicono che l'astensione del lavoro non ha funzionato. Il giorno dopo uno sciopero si accende la guerra delle cifre. (il Giornale)
Ma solo perché il dato rilevato dal ministero è riferito al 30% delle aziende, controbattono i sindacati Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed (medici) con Nursing Up (infermieri). Per il ministro della Salute Schillaci lo sciopero nazionale del personale sanitario di mercoledì è stato un flop, con una adesione di poco superiore all’1%. (Il Fatto Quotidiano)
Allo sciopero dei medici e degli infermieri, indetto dai sindacati, hanno partecipato pochissime persone. Percentuale lontana da quella dichiarata dalle organizzazioni (Secolo d'Italia)