Bagnacavallo, virali le immagini dei tronchi di alberi nell’alveo del Lamone. La Regione: “Situazione risolta”
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“La situazione è già rientrata”. La Regione replica così alle immagini diventate virali dei tanti tronchi d’albero a ostruire il ponte ferroviario a Boncellino, sul fiume Lamone, dopo il maltempo causato dal ciclone Boris degli ultimi giorni. Situazione rientrata “grazie al lavoro dei tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile che hanno operato fin da subi… (La Repubblica)
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Era inoltre prevista la riqualificazione fluviale e la creazione di aree di laminazione tramite espropri e/o servitù di ampie golene, abbassamenti e rinaturalizzazioni nelle località di Mezzano e Boncellino, per un importo di 1800000 euro'. (La Pressa)
Sta facendo discutere in queste ore post-nuova alluvione il finanziamento andato “perduto” per lavori sul fiume Lamone per la messa in sicurezza delle località di Mezzano, Villanova e Traversara, quest’ultima letteralmente spazzata via dal fiume giovedì scorso. (Ravenna e Dintorni)
Quel tappo di legna accumulata sotto il ponte è stata, infatti, una delle principali cause dell’esondazione del fiume che ha colpito le zone vicine. Le immagini di rami, tronchi e detriti che hanno ostruito il ponte ferroviario sul fiume Lamone (nel Comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna) hanno fatto il giro del web e sono state rilanciate da tv e giornali. (Il Fatto Quotidiano)
Risorse si, risorse no. Nei giorni scorsi, Ravagli ha lamentato la mancanza di chiarezza della Struttura commissariale a proposito degli interventi da eseguire sul ponte della ferrovia di Boncellino, che oltre a essere più basso dell’argine rappresenta una specie di strettoia nella quale si accumulano detriti, e sulle risorse da stanziare. (il Resto del Carlino)
Oggi quella frazione di 500 anime nelle campagne di Bagnacavallo è al centro dei destini, se non nazionali, quanto meno regionali. Fino a giovedì mattina erano in pochi a saper indicare sulla mappa il borgo di Traversara. (il Resto del Carlino)
La mia interrogazione ricorda anche le opere e relativi finanziamenti previsti: “Per il torrente Sillaro, l’importo inizialmente assegnato, pari a 3 milioni, è stato ridefinito in circa 667mila euro, per il fiume Lamone, l’importo inizialmente assegnato, pari a 1.200.000 euro, è stato ridefinito in quasi 267mila euro, per Parma e il nodo idraulico di Colorno, l’importo inizialmente assegnato, pari a 55.000.000 euro, è stato ridefinito in 58.266.176 euro”. (ravennanotizie.it)