Sanità, salario minimo, congedi, fondi per l’auto: le richieste unitarie del campo largo
ROMA — Cinque emendamenti condivisi alla terza manovra del governo Meloni. Le opposizioni, senza Italia Viva, sincronizzano per una volta temi e tempi del contrasto politico. Lo fanno su sanità, congedi, automotive, territori alluvionati. E soprattutto si ricompattano sul salario minimo legale a 9 euro all’ora, la vecchia proposta di legge comune affossata dall’esecutivo di destra. Domani scade … (la Repubblica)
Su altre fonti
La presidente del Consiglio Meloni, intervenendo ieri mattina con un video messaggio all’assemblea generale di Confimi, tenta di dirigere la scena comunicativa della manovra. «Abbiamo abbassato le tasse, nonostante la situazione dei conti pubblici che abbiamo ereditato, non esattamente facile» dice perpetuando il cliché «è colpa dei governi precedenti», anche se ormai è a Palazzo Chigi da più di due anni. (il manifesto)
Il primo atto ieri, a Montecitorio. Al mattino è il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a riunire i capigruppo di Fratelli d’Italia, Lega e FI per ridurre le pro… (la Repubblica)
È iniziato l'assalto alla manovra. Il governo, già alle prese con il bonus Natale, con il taglio al cuneo e la semplificazione delle aliquote Irpef, oltre che con la proroga delle richieste di Concordato preventivo biennale, è dunque alle prese con il dibattito parlamentare che si prospetta decisamente lungo. (leggo.it)
Schlein non risponde sul voto del Pd a Fitto: Oggi voglio parlare solo della manovra (L'Unione Sarda.it)
Dalla proroga della sospensione delle multe per i no vax, chiesta dalla Lega, alla riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr ai fondi pensione (proposta da FdI e dal partito guidato da Matteo Salvini): sono circa 1.300 su 4.511 le proposte di modifica dei gruppi alla manovra che sono state dichiarate inammissibili in commissione Bilancio alla Camera per ragioni di estraneità di materia o di coperture. (Tiscali Notizie)
Un gruppo di deputati leghisti propone di abolire l'aliquota al 42% sulle plusvalenze da operazioni con criptovalute, riportandola al 28%. Criptovalute: stop alla stretta fiscale (Tiscali Notizie)