Voce e corpo erano la scena del suo teatro
Il maestro, il decano, forse l'ultimo grande del teatro italiano ha mancato per un soffio i 94 anni e si è spento a Roma nella notte di ieri, poco più di un anno esatto dopo il suo storico sodale di scena e di compagnia fondata insieme nel 1981, Roberto Sturno. In settant'anni di palcoscenico, centinaia di repliche e in modi così penetranti e unici, Mauri per molti non solo è stato, ma sarà sempre Lear, Vania, Edipo, e poi Prospero e Martino Lori, Fauste Hamm. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Di Giacomo Martini (Report Pistoia)
con i quali non aveva mai perso i contatti, avendo insieme respirato l’aria che non si dimentica. Andavano a giocare a tennis nelle ore più calde, le due, le tre, sui campi in terra rossa di viale Trieste, che da tanto tempo non esistono più, all’altezza dell’Hotel Brig, anch’esso scomparso. (articolo21)
Nel fine settimana, alla vigilia del suo debutto al teatro Vascello con De Profundis, ci ha lasciato Glauco Mauri. Un gigante sul palcoscenico, apparso anche in pochi ma memorabili film, da Profondo Rosso a Ecce Bombo. (ComingSoon.it)
Per lui un amore per il teatro incondizionato e totale: «Amo l'arte per la vita e non mi interessa molto l'arte per l'arte, la cosa bella è stata che il teatro e la vita si sono incontrati, sono diventati una cosa sola, io non ho portato il teatro nella mia vita, ho portato la mia vita nel teatro», avrebbe raccontato. (L'Unione Sarda.it)
Io ho avuto la fortuna di avere come amici Riccardo III, Zio Vanja, Edipo, la notte ho parlato con loro, tentando di comprenderli»; «il teatro serve alla vita perché pone domande, mette in moto corde personali che non avevano mai vibrato»; «gli spettacoli belli non sono sempre utili, quelli utili sono sempre belli; «una frase di Brecht mi ha colpito: “Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte, quella di vivere»: pensieri nobili di una creatura nobile e perbene, che ha posto la propria anima educata, profonda e gentile al servizio dell’arte prescelta in gioventù: è morto l’altra notte a Roma Glauco Mauri. (ilmattino.it)
Avere Glauco Mauri in cartellone voleva dire avere un tutto esaurito assicurato. (La Provincia di Cremona e Crema)