Bonanni sostenitore dell’austerità, dell’agenda Draghi, di un'Europa bellicista braccio armato della NATO, distruttiva di libertà e fatta di burattini e vuoti opportunisti
Il corrispondente eterno da Bruxelles, una cariatide che ci diletta da decenni con articoli in cui si fa portavoce del politichese in grado di seppellire valori e ideali europei, sostenitore dell’austerità e dell’agenda Draghi, di tutti i madornali errori commessi da una organizzazione internazionale piegata dalle logiche di potere, ci spiega ancora una volta quale sia il bene da perseguire. Il Commissario Fitto va votato anche se in questo modo si sdogana l’alleanza con la destra, si allarga il perimetro della Von der Leyen, perché il vero pericolo è costituito dalla Russia imperialista e dalla politica commerciale di Trump. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
«Quello che manca in Europa e in Germania è un'agenda politica chiara per far avanzare la e-mobility», ha detto John Lawler, il responsabile finanziario del colosso automobilistico, chiedendo incentivi per le auto elettriche e una maggiore flessibilità negli obiettivi di emissioni di C02. (Corriere del Ticino)
"Quello che manca in Europa e in Germania è un'agenda politica chiara per far avanzare la e-mobility", ha detto John Lawler, il chief financial officer di Ford, chiedendo incentivi per le auto elettriche e una maggiore flessibilità nei target di emissioni di C02. (Tuttosport)
Settimane fa era trapelata la notizia dell'ipotesi di chiusura di tre fabbriche Volkswagen in Germania e lo stop della produzione nella fabbrica Audi di Bruxelles. La maggior parte dei posti di lavoro sarà tagliata nello stabilimento di Colonia, ha annunciato l'azienda, come riporta Der Spiegel. (La Gazzetta dello Sport)
Dopo Stellantis e Volkswagen, ora è il turno di Ford. Il costruttore americano ha annunciato oggi che taglierà circa 4mila posti di lavoro in Europa entro in 2027: una riduzione pari circa al 14% della forza lavoro europea e al 2,3% su scala mondiale. (Open)
Ford prevede di tagliare 2.900 posti di lavoro in Germania entro la fine del 2027 per ridurre i costi, ha affermato mercoledì la casa automobilistica statunitense, nell'ambito di una revisione più ampia delle sue attività in Europa. (Adnkronos)
In Germania, il costo del lavoro per Volkswagen è tra i più alti del settore automobilistico globale, raggiungendo una media di 62 euro all’ora nel 2023. Secondo un documento interno, la percentuale dei ricavi destinata al personale è scesa dal 18,2% nel 2020 al 15,4% nel 2023, ma resta superiore a quella di concorrenti come BMW, Mercedes e Stellantis. (Scenari Economici)