IL BETTIOL PENSIERO (E NON SOLO): «POTRO' DIRE DI AVER VISSUTO NELL'ERA DI TADEJ POGACAR»

È il pensiero di uno del gruppo, un pensiero condiviso da tanti nel gruppo, vale a dire da coloro che si sono misurati e si misurano con il nuovo campione del mondo. E per questo è un pensiero che conta - «Potrò dire di aver vissuto nell'epoca di Tadej Pogacar» - e che dice molto. Forse tutto. (TUTTOBICIWEB.it)

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Senza che ne accorgessimo, eravamo al Tour de France quando è stato chiaro quello che sarebbe successo oggi a Zurigo. Fu quando Tadej Pogacar, in maglia gialla, si mise a guardare la maglia iridata del suo amico van der Poel. (Bicisport)

E poi le fughe da lontano e poi di Giro Tour e il mondiale vinto nello stesso anno e lui, il bimbo sloveno, che ha compiuto il 21 settembre scorso 26 anni, ha preso nota e anno dopo anno ha cominciato a stabilire record uno via l'altro ad una condizione: che non si facciano paragoni con Eddy Merckx, perché «io sono Tadej Pogacar, sono solo io». (il Giornale)

Il primo Mondiale vinto da Tadej Pogacar a Zurigo è un capolavoro. Dopo Giro e Tour arriva anche il Mondiale nello stesso anno eguagliando così Eddy Merckx nel 1974 e Stephen Roche nel 1987. (Bike Channel)

Merckx, che omaggio: "Ormai è evidente, Pogacar più forte di me"

«Non so quale sia la parola giusta per descrivere quello che ho fatto. Mi sentivo abbastanza bene in quel momento, ma in effetti non era un piano. (TUTTOBICIWEB.it)

L’attacco che ha portato Tadej Pogačar a vincere il campionato del mondo di Zurigo e a indossare la maglia iridata – la più suggestiva, forse, nel policromo mondo delle gare ciclistiche – è iniziato presto, a 100 chilometri dal traguardo, anticipando ogni fantasia e sorprendendo un po’ tutti. (il Dolomiti)

"Ciò che ha realizzato è inimmaginabile. Ormai é evidente che Tadej Pogacar è al di sopra di me": questo l'omaggio rivolto dal belga Eddy Merckx al nuovo campione del mondo, Tadej Pogacar, come riporta "L'Equipe". (Eurosport IT)