Maxi operazione contro la pirateria in Croazia: arrestate 11 persone

Maxi operazione contro la pirateria televisiva ieri, martedì 26 novembre, in Croazia, un fenomeno molto diffuso nel paese. L'Uskok, l'Ufficio per la lotta alla corruzione e criminalità organizzata, ha disposto l'arresto di 11 persone in cinque regioni: quelle di Spalato e della Dalmazia, Zagabria, Litoraneo-montana, Istriana e in quella di Pozega e della Slavonia. Le manette e la perquisizione de… (Il Piccolo)

Ne parlano anche altre fonti

L'abbonato clandestino si inserisce nel sistema delle pay tv con il link «m3u», il link che reindirizza al server per l'autenticazione alla rete e all'accesso ai contenuti. (Corriere Roma)

La Polizia di Stato, in collaborazione con forze di polizia europee, ha portato avanti un’operazione internazionale contro la pirateria audiovisiva, la più grande mai realizzata in Italia e all’estero. (la Città di Salerno)

Il nome in codice dell’operazione eseguita dalla polizia è Taken Down. Le IPTV illegali (Virgilio Notizie)

Streaming illegale, maxi-operazione in Italia e in Europa: smantellata rete con 22 milioni di utenti. “11 arresti e centinaia di perquisizioni”

Nell'operazione sono stati impegnati oltre 270 operatori della Polizia Postale, che hanno effettuato 89 perquisizioni in quindici regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La polizia, coordinata dalla Procura di Catania, ha eseguito l’ operazione Takendown , la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in Europa smantellando la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. (Il Sole 24 ORE)

Oltre 270 operatori della polizia postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. (Il Fatto Quotidiano)