Sofia non ce l'ha fatta: muore a 17 anni
Sabato 21 settembre, una mattina come tante altre per Sofia Gambato, una studentessa di 17 anni di Campodarsego. Come ogni giorno, Sofia si stava recando a scuola, percorrendo via Belzoni nel centro di Padova. Erano le 8 del mattino, un orario in cui la città è già in fermento, con studenti e lavoratori che affollano le strade. Ma quella mattina, qualcosa è andato terribilmente storto. Poco dopo le 8, Sofia è stata investita da un'automobile. (La Voce di Rovigo)
Ne parlano anche altre testate
A cinque giorni dall'incidente che l'ha vista coinvolta mentre andava a scuola, Sofia Gambato, studentessa padovana di 17 anni, è morta in un letto del reparto di rianimazione dell'ospedale di Padova. (Corriere della Sera)
|| I segni gialli sull’asfalto ancora una volta raccontano di una giovane vita spezzata. A distanza di soli due giorni dalla morte di Alessandro De Marchi 18enne di Mestrino in un incidente stradale mentre andava a scuola, Padova piange un’altra giovane studentessa: Sofia Gambato 17enne di Campodarsego morta cinque giorni dopo essere stata investita da un’auto mentre stava attraversando la strada per entrare a scuola al Liceo artistico Selvatico di via Belzoni (Rete Veneta)
Indagini in corso Sofia Gambato, morta la studentessa investita a Padova (Virgilio Notizie)
Nella giornata di giovedì 26 settembre 2024, purtroppo, un'altra ragazza giovanissima si è spenta in ospedale per una circostanza molto simile. Solo poche ore fa vi abbiamo dato la notizia della morte di Alessandro De Marchi, 18enne di Mestrino, avvenuta in un tragico incidente stradale mentre stava raggiungendo la sua scuola. (Prima Padova)
«Sono dirigente in questa storica scuola solo dal primo settembre», spiega la preside Giovanna Soatto. «Non la conoscevo bene ma è bastato poco per c… (Il Mattino di Padova)
Dei cartelli arancioni campeggiano in via Belzoni, davanti all’uscita del liceo artistico Selvatico, laddove sabato Sofia Gambato è stata investita. Sono un monito per gli automobilisti: «Rallentare! Ci sono studenti». (ilgazzettino.it)