L’ex dirigente della Regione Emilia Romagna dopo l’alluvione: “Grave negligenza negli interventi di rimozione dei tronchi a Boncellino”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Resto del Carlino INTERNO

– Divampa dopo la terza alluvione in poco meno di un anno e mezzo la polemica sullo stato dei fiumi del territorio. Tra gli altri, il notevole accumulo di legname nei pressi del ponte ferroviario di Boncellino che ha portato indubbiamente alle gravi tracimazioni e quindi alla rottura, poco a monte, dell’argine del fiume Lamone. In particolare, quanto dichiarato da Marco Bacchini, responsabile della sede di Ravenna dell’Agenzia regionale Sicurezza del Territorio e Protezione Civile, trova la risposta del geologo (ex dirigente della Regione) Claudio Miccoli, in qualità di responsabile del servizio Reno e Po di Volano che comprende anche la Romagna Faentina e Bassa Romagna. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altri giornali

Sta facendo discutere in queste ore post-nuova alluvione il finanziamento andato “perduto” per lavori sul fiume Lamone per la messa in sicurezza delle località di Mezzano, Villanova e Traversara, quest’ultima letteralmente spazzata via dal fiume giovedì scorso. (Ravenna e Dintorni)

La giunta faccia chiarezza sulla data di effettiva disponibilità dei fondi inizialmente assegnati agli interventi su Sillaro, Lamone e nodo di Colorno e spieghi perché risultino ancora da realizzare. (ravennanotizie.it)

Oggi quella frazione di 500 anime nelle campagne di Bagnacavallo è al centro dei destini, se non nazionali, quanto meno regionali. Alle polemiche per la rotta sul Lamone che ha spazzato via parte dell’abitato e a quelle circa la diga di tronchi formatasi sotto il ponte ferroviario di Boncellino – anch’essa una frazione di Bagnacavallo, posta qualche chilometro a monte di Traversara – si è infatti aggiunto un nuovo capitolo, inerente una delibera regionale del 13 febbraio 2023, che sottraeva 933mila euro di fondi alla messa in sicurezza proprio degli abitati di Traversara, Mezzano e Villanova, tutti in provincia di Ravenna, a poca distanza dal fiume Lamone, per reindirizzarli sulla messa in sicurezza di Parma e del nodo idraulico di Colorno, mega cantiere da 55 milioni. (il Resto del Carlino)

Risorse si, risorse no. Le opposizioni rappresentate da Fratelli d’Italia, gruppo Principale Sindaco e Area Liberale incalzano l’Amministrazione comunale di Bagnacavallo, e in particolare l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Ravagli, sulle responsabilità legate all’alluvione più recente. (il Resto del Carlino)

Le immagini di rami, tronchi e detriti che hanno ostruito il ponte ferroviario sul fiume Lamone (nel Comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna) hanno fatto il giro del web e sono state rilanciate da tv e giornali. (Il Fatto Quotidiano)

'Per quanto riguarda il fiume Lamone, il Piano Stralcio della Regione Emilia-Romagna evidenzia più volte come punti critici il tratto Villanova–Traversara, l’abitato di Traversara, la messa in sicurezza della passerella di Traversara e del ponte della linea ferroviaria Ravenna–Castel Bolognese. (La Pressa)