«Genny» Sangiuliano e l'opera (incompiuta) contro l'egemonia della sinistra: il pamphlet ormai inservibile e le gaffe

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Ponte sullo Stretto

La sua vera incompiuta, sempre che non decida di continuare a metterci mano anche adesso che però è tardi, tremendamente troppo tardi, è l’opera in cui aveva deciso di raccogliere «tutte le gaffe dei politici di sinistra passate sotto silenzio negli ultimi anni» di cui aveva parlato agli amici più stretti, raccontando tra l’altro di avere già un’idea della casa editrice. E a rendere beffardo il tutto, più ancora del fatto che lo scopo di fondo del pamphlet è ormai inservibile, è che tutti i suoi interlocutori gli avessero consigliato di lasciar perdere, di non pensarci proprio, ché non era il caso. (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Un campione delle gaffe: l’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano verrà ricordato anche per la sua fama di gaffeur. Categorie: di Redazione , scritto il 06/09/2024Categorie: Attualità (Finestre sull'Arte)

A livello comunicativo, non ci vuole un esperto per capire che i 17 minuti di Gennaro Sangiuliano al Tg1 siano stati una zappa sui piedi, e per diversi motivi. Il primo è stato scegliere un codice che non ha portato bene ad altri personaggi come Chiara Ferragni: quello della vittima. (Vanity Fair Italia)

Si è affidato con troppa leggerezza a una signora improbabile, già nota nell’ambiente parlamentare per un attivismo che l’ha portata ad avere molti contatti, ma non a caso nessuno durevole. Il ministro è un bravo professionista e una persona per bene, ma si è infilato in un pasticcio dal quale era impossibile uscire senza danni ulteriori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sangiu-story, due anni sull’onda. Un percorso culturale a ostacoli, costellato da gaffes e ironia web

Luci e ombre della parabola del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il «Papa straniero» che voleva scardinare il sistema progressista e ed è scivolato su una storia di registrazioni e accuse, strumentalizzazioni e rivalsa da parte dell'aspirante consigliera del dicastero del Collegio Romano, quella Maria Rosaria Boccia da Pompei, che è l'incarnazione e il demiurgo della caduta del giornalista diventato ministro. (il Giornale)

Da sempre la politica sa che infilare il naso nelle mutande e nel privato dei cittadini è un gioco pericoloso e destinato a fallire. Fratelli d'Italia non fa eccezione. E così sono finiti strozzati dalla loro stessa propaganda. (Lettera43)

– Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, era già diventato il meme di sé stesso prima del caso Boccia, prima dei Ray-Ban con telecamera incorporata, prima dell’intervista al Tg1 con ricevuta di carta di credito personale esibita al grande pubblico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)