Siena, Beko non tratta: la fabbrica chiuderà. Il ministro Urso: «Ripensateci o saranno sanzioni»
Beko non si è spostata di un centimetro. Il gruppo turco ha confermato la strategia per l’Italia, che prevede l’esubero a fine 2025 di 1.935 persone. Di questi, 299 sono a Siena, uno dei siti che saranno smobilitati. Ormai una certezza, perché nel confronto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’unica apertura concessa dall’azienda è un nuovo incontro a metà gennaio. I sindacati hanno ribadito che il piano industriale «è irricevibile». (Corriere Fiorentino)
Ne parlano anche altri giornali
Glielo hanno scritto anche in turco. Lo striscione sul palco riportava la scritta “Cassinetta Birak” , ovvero “Giù le mani da Cassinetta”, accanto a un grande frigorifero, simbolo dei tagli previsti dalla Beko in provincia di Varese. (varesenews.it)
Riprendono gli scioperi e le manifestazioni per il contratto dei metalmeccanici e per salvare i posti di lavoro a rischio. (TGR Lombardia)
La situazione più grave, sia in termini numerici che per la complessità della vertenza, è quella della Beko, con il sito di Cassinetta che rischia di essere fortemente ridimensionato, con la paventata chiusura di due linee produttive per un totale di 541 esuberi e altri tagli previsti tra gli impiegati, per una stima complessiva di 750-800 lavoratori a rischio. (IL GIORNO)
COMUNANZA Tanta attesa per nulla di fatto. (corriereadriatico.it)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie La crisi del mondo del lavoro. La Beko, la multinazionale turca degli elettrodomestici ha confermato i 1.935 esuberi annunciati in diversi siti nel nostro Paese. (TV2000)
Di fronte alla conferma del... Si è svolto ieri a Roma, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l'incontro tra Governo, parti sociali, istituzioni locali e i rappresentanti di Beko Europe. (Virgilio)