Suicidio assistito, la procura di Genova chiede l'assoluzione di Cappato e Welby

"La morte dignitosa deve essere accessibile a chi serve - ha commentato Mina Welby a margine dell'udienza - Il parlamento deve discutere e legiferare, secondo propria coscienza e non su quanto imposto dai singoli partiti.

In questa prima udienza del processo d'appello il procuratore generale di Genova Roberto Aniello ha chiesto la conferma dell'assoluzione per entrambi.

Non si possono attendere quattro anni e nove udienze per vedere affermato un diritto"

di Marco Innocenti (Telenord)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I giudici della corte d'assise d'appello hanno confermato l'assoluzione di primo grado, quella della corte d'assise di Massa Carrara del 27 luglio 2020 con cui Marco Cappato e Mina Welby furono assolti dall'accusa di istigazione e aiuto al suicidio di Davide Trentini. (LA NAZIONE)

Il processo di secondo grado a Genova vedeva Cappato e Welby accusati di aiuto al suicidio offerto al 53enne massese Davide Trentini, malato di sclerosi multipla e deceduto in una clinica in Svizzera il 13 aprile 2017 con la procedura dell'eutanasia. (ilmattino.it)

Marco Cappato e Mina Welby sono stati assolti dall’accusa di istigazione e assistenza al suicido dalla Corte di Appello di Genova confermando la sentenza della Corte di assise di Massa del 27 luglio 2020. (Corriere della Sera)

L'appello di Mina Welby nel 2018: "Spero per i cittadini di ottenere una buona legge sul suicidio assistito e sul diritto a non soffrire". Eutanasia, Cappato nel 2019: "La sentenza della Corte Costituzionale è la vittoria della democrazia". (La Stampa)

Così Marco Cappato a margine del processo d’appello per l’assistenza al suicidio di Trentini. Il procuratore generale di Genova Roberto Aniello aveva chiesto la conferma dell’assoluzione per Marco Cappato e Mina Welby. (L'HuffPost)

News | Davide Trentini e fine vita, nuova assoluzione per Mina Welby e Marco Cappato | VIDEO Non si è trattato di istigazione e di aiuto al suicidio perché il fatto non sussiste e non costituisce reato. (LE IENE)