Alluvione Toscana, bacchettata e tempi lunghi per i risarcimenti: la visita del ministro fa infuriare il Pd
Sindaci e amministratori locali da una parte, il ministro alla protezione civile Nello Musumeci dall’altra. Il vertice dell’esponente governo a Campi Bisenzio non solo ha visto il malumore di alcuni cittadini che si aspettavano meno istituzionalità e scorte e più passeggiata in città per parlare con volontari ed esercenti e toccare con mano danni e disagi a dieci giorni dopo l’alluvione, ma anche le richieste di fare presto e di risorse adeguate da una parte e la spiegazione che i tempi saranno lunghi dall’altra. (Corriere Fiorentino)
Su altre fonti
Il governatore Eugenio Giani annuncia così la nuova ordinanza della giunta regionale per dare formalmente il via al censimento dei danni provocati dalle alluvioni del 2 e 3 novembre in Toscana. (Corriere Fiorentino)
Cospicue le risorse che devono essere utilizzate per il rifacimento dei ponti che in alcuni casi sono stati letteralmente spazzati via dalla violenta piena .11.2023 h 15:29 commenti (notiziediprato.it)
Si parla di strade, scuole, edifici pubblici, argini di fiumi e torrenti che necessitano di interventi e, quindi, di soldi. – La lista sarà inserita all’interno della dichiarazione di emergenza. (LA NAZIONE)
Lo afferma, in un’intervista a La Nazione, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.“Come si fa a dire -ha aggiunto Giani- che era tutto previsto se niente del genere è stato mai progettato e concretamente previsto? Sono espressioni che mi lasciano sconcertato. (Agenzia askanews)
La Regione in Valbisenzio ieri per incontrare i sindaci e fare il punto della situazione con l’assessore Monia Monni (nella foto), che fra le deleghe ha, oltre alla protezione civile, il "contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici" e l’ambiente. (LA NAZIONE)
E’ stato come vivere un terremoto, pensavo che la montagna ci sarebbe arrivata addosso”. Questa la testimonianza di una signora di Chiusoli, frazione di Migliana, nel Comune di Cantagallo, travolta da montagne di detriti rocciosi portati dalla piena del piccolo torrente che attraversa il borgo. (LA NAZIONE)