Aereo abbattuto in Iran, giornalista si dimette da tv di stato: “Perdonatemi per avervi mentito”

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I missili sono stati lanciati da un sito militare iraniano a circa otto miglia (12 chilometri) dall'aereo".

Il nuovo video colma una lacuna sul perché il transponder dell'aereo abbia smesso di funzionare, pochi secondi prima che venisse colpito da un secondo missile.

Teheran ha sostenuto per giorni che l’aereo fosse precipitato a causa di un problema di natura tecnica, prima di ammettere di aver abbattuto l’aereo. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e tv non posso continuare a lavorare nei media. Poi, per giorni, hanno continuato a ripetere che l’aereo ucraino partito da Teheran era precipitato per problemi tecnici. (Corriere del Ticino)

La sua collega Saba Rad, ha fatto altrettanto: “Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e tv non posso continuare a lavorare nei media“. Intanto la Associazione dei Giornalisti Iraniani di base a Teheran – aggiunge il quotidiano britannico – ha diffuso un comunicato in cui sottolinea come il paese stia assistendo al “funerale della fiducia pubblica” che sta danneggiando la già traballante reputazione dei media ufficiali in Iran. (Il Fatto Quotidiano)

Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e Tv non posso continuare a lavorare nei media. Zahra Khatami ha prima ringraziato “grazie per avermi accettata come anchor fino ad oggi”, poi l’addio: “Non tornerò mai più in Tv”. (Icona News)

Immaginate se diventasse obbligatorio dire la verità, magari proprio per decreto di Stato e improvvisamente tutto si potesse spiegare. C’è però in quel «Scusatemi, ho mentito per 13 anni» tutta la forza di un messaggio dirompente che ribalta improvvisamente la realtà e deve essere stato un sollievo, per i molti critici contro il governo, accorgersi che ciò che credevano vero fosse vero nonostante le bugie di governo è una liberazione politica e sociale. (left)

La sua collega Saba Rad, ha fatto altrettanto: "Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e Tv non posso continuare a lavorare nei media". "Il popolo vuole essere sicuro che le autorità lo trattino con onestà, integrità e fiducia", ha detto ancora Rohani. (Avvenire)

Il controllo statale di notizie e informazioni è imprescindibile e almeno 860 giornalisti sono stati incarcerati o giustiziati dal 1979. Ignari del fatto che la credibilità di questi media e della maggior parte dei media nazionali era svanita da tempo". (Yahoo Notizie)