Samuel Tafciu, morto nell'esplosione di Ercolano: l'ultimo saluto ad Aversa

Alle 11 sono cominciati i funerali di Samuel Tafciu, il giovane morto nell'esplosione di Ercolano della scorsa settimana. Le esequie si stanno svolgendo ad Aversa, luogo dove il giovane viveva con la famiglia. Presenti al trasporto del feretro i suoi parenti che si sono accalcati intorno alla bara per un ultimo saluto. I funerali del giovane, che seguono il rito musulmano, nel totale rispetto della religione della famiglia di Samuel, sono partite dalla sua casa, dirigendosi verso il cimitero cittadino. (ilmattino.it)

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Esplosione Ercolano, lutto cittadino a Marigliano per le gemelle Esposito. Lettera a Mattarella “Sara e Aurora vittime di un sistema di illegalità” (Positanonews)

Si sono svolti così, stamani, a Marigliano, loro città d'origine, i funerali delle due gemelle di 26 anni morte nell'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio abusiva alle porte di Ercolano. Le magliette bianche dei ragazzi, con sopra i volti di Aurora e Sara Esposito. (Corriere della Sera)

Questa mattina, la chiesa collegiata di Santa Maria delle Grazie a Marigliano ha accolto una folla commossa per i funerali delle sorelle gemelle Sara e Aurora Esposito, di soli 26 anni. Le giovani, insieme al 18enne Samuel Tafciu hanno perso la vita tragicamente il 18 novembre scorso a Ercolano, in seguito all'esplosione di un'abitazione adibita a fabbrica abusiva di fuochi d'artificio. (ROMA on line)

Aurora e Sara Esposito, l’addio alle gemelle morte nella fabbrica abusiva: “Vittime del sistema”

Una Città in Lutto Il dolore è palpabile. (Il Fatto Vesuviano)

Lunedì 2 dicembre, invece, è stato proclamato il lutto cittadino, per i funerali di Sara e Aurora Esposito, le due gemelle di 26 anni di Marigliano morte nell'esplosione avvenuta, lo scorso 18 novembre, in una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio ad Ercolano (MARIGLIANO.net)

Il sindaco Giuseppe Jossa ha proclamato, per la giornata di oggi, il lutto cittadino per rendere omaggio alle due gemelle morte lo scorso 18 novembre nell’esplosione di una fabbrica clandestina di fuochi a Ercolano (La Stampa)