Per l’apnea notturna adesso c’è un farmaco usato contro il diabete

MeteoWeb Secondo le stime più recenti, circa 936 milioni di persone soffrono di apnea ostruttiva del sonno a livello mondiale, un disturbo caratterizzato da ripetuti episodi di respirazione irregolare dovuti al blocco completo o parziale delle vie aeree superiori. Ora, secondo un nuovo studio, la tirzepatide, un farmaco efficace per la gestione del diabete di tipo 2, potrebbe essere impiegata anche per il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno (OSA). (MeteoWeb)

Ne parlano anche altre fonti

Efficace una molecola contro l'apnea ostruttiva del sonno (- DottNet)

Non si tratta però di una nuova molecola, ma della tirzepatide, un agonista del recettore del GLP-1, ovvero i farmaci anti-diabetici come la semaglutide balzati agli onori delle cronache (e al boom di vendite) grazie alla loro efficacia come dimagranti. (RIFday)

Un team di ricercatori della University of California – San Diego School of Medicine, insieme a collaboratori internazionali, ha condotto uno studio avanzato a livello mondiale su un farmaco che sarebbe in grado di migliorare la qualità del sonno e la salute dei pazienti con diagnosi di obesità e apnea notturna (Nurse Times)

Apnea ostruttiva del sonno, tirzepatide di Eli Lilly ne ha ridotto la gravità - MilanoFinanza News

Il farmaco tirzepatide, nato come medicinale contro il diabete e in grado di promuovere la perdita di peso, ha dimostrato di poter essere la prima e promettente terapia farmacologica per l’apnea ostruttiva del sonno: ecco cosa è stato scoperto dai ricercatori. (Fanpage.it)

Uno studio suggerisce che la tirzepatide, efficace per la gestione del diabete di tipo 2, potrebbe essere impiegata anche per il trattamento dell’OSA, un disturbo caratterizzato da ripetuti episodi di respirazione irregolare dovuti al blocco completo o parziale delle vie aeree superiori (AGI - Agenzia Italia)

In entrambi gli studi, tirzepatide ha raggiunto tutti gli endpoint primari e secondari sia per le stime di efficacia che per quelle del regime di trattamento e ha dimostrato una riduzione media fino al 62,8% dell'indice di apnea-ipopnea (AHI), ovvero circa 30 eventi in meno di riduzione o interruzione del flusso d'aria di una persona per ora di sonno, rispetto al placebo. (Milano Finanza)