Oltre 6 mila per la cittadinanza

Quando mancano pochi giorni alla scadenza, ecco che si registra un boom di firme in tutta la penisola per il referendum cittadinanza. Solo in Trentino Alto Adige, sono stati più di 6 mila coloro che hanno sottoscritto il referendum. Un numero decisamente maggiore rispetto a quello registrato per il referendum sull'Autonomia differenziata, per il quale i firmatari online residenti in Trentino Alto Adige sono stati meno di 4 mila, precisamente 3.768. (salto.bz)

La notizia riportata su altri media

Si tornerebbe a quanto previsto "dalla legislazione prima del 1992 e ci si allineerebbe a quanto stabilito in diversi altri Stati Ue", spiega Magi. Il quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa il termine dopo il quale i cittadini stranieri possono ottenere la cittadinanza italiana. (Il Messaggero Veneto)

L’obiettivo di mezzo milione di firme è stato raggiunto, ed era evidente da ore. Se ci si mette Ghali con i suoi 4 milioni di followers o Zerocalcare in un video appello “per riportare un po’ di giustizia e consentire a chi sta in Italia , vive e ha relazioni qua, di avere gli stessi diritti degli altri”, ecco che il referendum sulla cittadinanza vola (www. (la Repubblica)

(Adnkronos) – (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La raccolta era iniziata lo scorso 6 settembre. Referendum cittadinanza, cosa cambierebbe? Con il referendum verrebbero ridotti da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. (ilmessaggero.it)

Noura Ghazoui di CoNNGI commenta: "Urgente riconoscere chi è nato e cresciuto in Italia adeguando la legge del '92 alla contemporaneità" Referendum cittadinanza, 20mila firme all’obiettivo: “È richiesta forte di diritti” (Dire)

Il sondaggista Antonio Noto analizza il raggiungimento del quorum, ma avverte: «Adesso bisognerà convincere le persone ad andare alle urne, perché il voto, a differenza della… I partiti, invece, sono rimasti in seconda fila, così il referendum sulla cittadinanza è stato concepito come qualcosa di popolare e non di politico». (la Repubblica)