Derive neonaziste in Europa. Attenzione alla Turingia
– A pensarci, poteva pure andarci peggio. Invece di CasaPound (erano un po’ pochini a fascisteggiare a Grosseto) ci potevamo ritrovare con un partito che vince le elezioni. Come in Germania AfD, che una settimana fa ha trionfato alle elezioni in Turingia con il 32,8 per cento. Il merito è anche del suo leader locale, Björn Höcke, che più di altri ha trasformato AfD da partito euroscettico a partito nativista e anti-islamico. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altri media
Se qui da noi qualcuno ha voluto derubricare i risultati delle elezioni di pochi giorni fa in Turingia e Sassonia, dove il partito di estrema destra Alternative für Deutschland ha raggiunto rispettivamente il 33,5 per cento (divenendo il primo partito del Land) e il 30,5 per cento (appena un punto sotto la Cdu) come un incidente di percorso, o si è sbagliato di grosso oppure non vuole rendersi conto della realtà. (L'Opinione delle Libertà)
Ma il motivo principale è l'immigrazione incontrollata, e gli attentati, e le violente compiute da una minoranza di profughi. Crisi economica, guerra in Ucraina, nostalgia per il Terzo Reich, la propaganda di Putin, sono molte le cause per spiegare l'avanzata dell'Afd, il partito dell'estrema destra. (Italia Oggi)
La crisi economica morde. E, specie nell’ex Germania orientale, vuole risposte semplici a problemi complessi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il quasi settantenne Marco Follini è un democristiano doc che ha saputo rimanere coerentemente e dignitosamente al centro, anche a costo di rompere prima con l’amico Pier Ferdinando Casini, quando gli sembrò troppo condizionato da Silvio Berlusconi, e poi col Pd. (Liberoquotidiano.it)
"La Germania, per sopravvivere, non ha bisogno dell'Unione europea. L’Ue ha bisogno della Germania. Dovrebbe comportarsi di conseguenza. Solo a queste condizioni un’uscita della Germania dall’Ue non si renderà necessaria". (Sky Tg24 )
Si è infatti assistito al trionfo, in parte prevedibile soprattutto in Turingia, di Alternative für Deutschland e si è altresì assistito al notevole successo del neoistituito partito di Sarah Wagenknecht, un tempo esponente della sinistra radicale, e oggi a capo di un movimento ascrivibile a quella che la stessa Wagenknecht ha avuto modo di definire una “sinistra conservatrice e sovranista”. (Radio Radio)