Terremoto, l'incredibile resilienza di Taiwan: “Scuole riaperte dopo 40 minuti”

Qui a Taiwan lo chiamano 921. E solo evocarlo fa paura. Si tratta del devastante terremoto di magnitudo 7.6 del 21 settembre 1999, che causò oltre 2400 morti e più di 11mila feriti. Bisogna partire da quel disastro per capire perché oggi, nonostante i danni non certo trascurabili, le conseguenze di un altro sisma di magnitudo solo leggermente inferiore non ha causato il disastro che si sarebbe potuto temere. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Ansa (Avvenire)

Lo stesso ha fatto la United Microelectronics, azienda concorrente di Tmsc, portando di fatto allo stop alle aziende che producono chip nel Paese. Il sisma, infatti, ha portato Tmsc, la Taiwan Semiconductor Manufacturing, a fermare la produzione nei propri stabilimenti in attesa di valutare l’impatto del terremoto prima di riprendere la produzione. (QuiFinanza)

Sono saliti ad almeno 1.050 i feriti per le conseguenze del terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito Taiwan, con un bilancio dei morti per adesso fermo a 9 ma con decine di dispersi e di persone bloccate nei sottopassi stradali o in zone rimaste isolate. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Un sisma di magnitudo 7.4, con una seconda scossa di 6.5 e un centinaio di assestamento, ha devastato Taiwan. Il sisma, avvertito anche in Cina, fino a Shanghai, ha sgretolato palazzi e fermato la produzione del più grande produttore mondiale di chip avanzati. (Il Fatto Quotidiano)

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L'intensità massima è stata di magnitudo 4. Nove le persone che hanno perso la vita a causa del terremoto e 1.050 quelle rimaste ferite. (La Stampa)