Baby pensioni: oltre 28mila lavoratori escono dal lavoro con meno di 60 anni
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Circa la metà delle persone che vanno in pensione anticipata lo fa prima di aver compiuto 62 anni, mentre circa il 28% va a riposo prima di averne compiuti 60: gli assegni di pensione anticipata con decorrenza prima dei 60 anni, emerge dal Monitoraggio sui flussi di pensionamento riferito al primo semestre 2024, sono stati 27.962 su 99.707 pensioni anticipate complessive decorrenti nel periodo. Il dato è legato al lavoro precoce e al canale di uscita che consente il pensionamento una volta raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica e attesi i tre mesi di finestra mobile previsti. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Secondo l’Osservatorio sul settore privato le pensioni con decorrenza prima del 1980 sono 18.717, liquidate quando negli Stati Uniti era presidente Jimmy Carter e in Italia era stato eletto da poco Sandro Pertini. (JUORNO.it)
Questo dato emerge dagli ultimi rapporti dell'Inps riguardanti le pensioni in vigore al 1° gennaio 2024. Sono oltre 157.000 le persone che ricevono una pensione di vecchiaia (o anticipata) da almeno 40 anni, risalente al 1984 o agli anni precedenti. (ilmessaggero.it)
Al 1992Com’è possibile percepire la pensione a vita? In realtà, la domanda è mal posta, in quanto tutti coloro che diventano pensionati, lo sono poi per tutta la vita. Il pensionamento dall’uscita dal lavoro è infatti una condizione che accompagna il cittadino vita natural durante, quindi la condizione di pensionato a vita è una condizione di tutti. (InvestireOggi.it)
La spinta della politica per allargare le maglie nonostante gli alti costi per l’erario. Il problema di portare le minime e sociali a 1.000 euro al mese, superando di fatto quelle basse erogate con il contributivo. (Il NordEst Quotidiano)
Secondo i dati Inps, oltre 157.000 persone ricevono una pensione di vecchiaia o anticipata da almeno 40 anni. Eppure, una folla di lavoratori va in pensione anticipata. (WIRED Italia)
Mentre dentro la maggioranza il dibattito sul sistema previdenziale si scalda in vista della Manovra, l'Inps rende noti i numeri del fenomeno dei cosiddetti "baby pensionati": si tratta degli individui che godono dei criteri del sistema pensionistico agevolato in vigore dal 1973 al 1992, grazie al quale i lavoratori del settore pubblico potevano ritirarsi dopo circa 20 anni e le dipendenti delle Pa, sposate e con figli, dopo 14 anni. (QuiFinanza)