Taglio del cuneo fiscale e riduzione aliquote Irpef per cinque anni: «Contributi da tutti». Così le misure diventano strutturali

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ilmessaggero.it ECONOMIA

Il taglio del cuneo contributivo per i redditi fino a 35 mila euro, sarà finanziato per cinque anni. Per tutta la durata cioè, del Piano strutturale di Bilancio che il governo presenterà alla Commissione europea. Di fatto sarà reso strutturale. Lo stesso vale per la riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef. E torna la rivalutazione “piena” delle pensioni all’inflazione. Ai conti pubblici, poi, potrebbero essere chiamati a dare un contributo tutti quei settori che hanno «maggiormente beneficiato di condizioni particolarmente favorevoli». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma poiché nel lungo termine la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia, accanto al potenziamento e all'ordinato sviluppo dei pilastri complementari di previdenza e sanità, il Piano rafforza le politiche per la famiglia, per sostenere la natalità e la genitorialità, con migliori servizi alle famiglie e incentivi dedicati". (ROMA on line)

Confermati gli interventi già varati nella scorsa manovra, compreso il taglio del cuneo e le tre aliquote Irpef che diventano strutturali. Sulle pensioni tutto fermo, mentre si valuta un incremento delle risorse per la sanità, tenendo la spesa sopra all'1,5% in rapporto sul Pil previsto in media nel settennio, e per i rinnovi dei contratti collettivi nazionali nel pubblico impiego, recuperando i valori dell'inflazione, ovvero circa il 2% annuo. (Il Sole 24 ORE)

Nessun aumento delle tasse ma stop alla spesa improduttiva per finanziare - al contrario - sgravi fiscali e misure per le famiglie e le imprese; il pacchetto Natalità con interventi... (Virgilio)

Famiglie protagoniste del dibattito sulle prossime novità in arrivo: dal DL Omnibus che prevede il bonus Natale al cantiere della Manovra 2025. Nel frattempo settembre si chiude con una serie di scadenze (Informazione Fiscale)

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Siamo di fronte a un cambio di paradigma nella politica economica del Paese». Il governo avrà le mani legate con margini di intervento più risicati?«Altro che cinghie da stringere e vincoli soffocanti — risponde Federico Freni, sottosegretario all’Economia — il nostro Piano è ampiamente sostenibile. (Corriere della Sera)