I mattoncini Lego diventano green, ma costeranno di più
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La Lego registra vendite in rialzo del 13% nei primi sei mesi, l'utile operativo sale del 26%. Intanto il Ceo Niels Christiansen annuncia la svolta green nella produzione dei mattoncini: i combustibili fossili saranno sostituiti con plastica rinnovabile e riciclata più costosa entro il 2032 (Panorama)
Ne parlano anche altre testate
Negli ultimi due anni il mercato dei giocattoli non se la sta cavando benissimo. Christiansen, ha svelato oggi i risultati finanziari del primo semestre del 2024, 6 mesi caratterizzati dal lancio di un bel po' di set anche a tema film o dedicati al mondo dell'arte. (SmartWorld)
Il colosso danese ha dichiarato che entro il 2026 punta a utilizzare plastica derivata da materiali rinnovabili e riciclati per produrre almeno la metà dei suoi prodotti, riducendo così in modo drastico la sua dipendenza dai combustibili fossili (QuiFinanza)
Lego colora il grigio mercato dei giocattoli Non solo Novo Nordisk. Anche un’altra danese festeggia grazie ai propri affari. Le vendite degli amatissimi mattoncini Lego infatti hanno superato il mercato complessivo dei giocattoli nella prima metà dell’anno, grazie alla forte domanda in Europa e in Nord America. (Start Magazine)
Nonostante l’abbandono, solo pochi mesi fa, della strategia di sviluppo di un «mattoncino biodegradabile» , Lego guarda con rinnovato ottimismo all’obiettivo di eliminare, entro il 2032, ogni componente fossile dal proprio processo produttivo, anche se questo comporterà costi aggiuntivi. (Il Sole 24 ORE)
I ricavi di Lego crescono del 13% e i profitti netti del 16% nei conti del primo semestre dell’anno. Un risultato in controtendenza rispetto al mercato piatto dei giocattoli. (retail&food)
Lego ci riprova. Il celebre produttore di giocattoli ha annunciato di puntare sempre di più sulla sostenibilità e di voler raggiungere la quota del 50 per cento di mattoncini prodotto da fonti rinnovabili. (Lettera43)