SCHOLZ AL CAPOLINEA, IL 22 SETTEMBRE TUTTO PUÒ CAMBIARE

Mentre in Italia tutti i media, pressoché senza distinzione, si sollucherano da settimane con il gossip più becero o vaticinando inchieste or su quel ministro, or su quel dirigente di partito, in Germania c’è un cancelliere che sta per preparare gli scatoloni, travolto da un’irrefrenabile ascesa dell’ultradestra che non ha eguali dal dopoguerra ad oggi. Se qui da noi qualcuno ha voluto derubricare i risultati delle elezioni di pochi giorni fa in Turingia e Sassonia, dove il partito di estrema destra Alternative für Deutschland ha raggiunto rispettivamente il 33,5 per cento (divenendo il primo partito del Land) e il 30,5 per cento (appena un punto sotto la Cdu) come un incidente di percorso, o si è sbagliato di grosso oppure non vuole rendersi conto della realtà. (L'Opinione delle Libertà)

Se ne è parlato anche su altri media

Come in Germania AfD, che una settimana fa ha trionfato alle elezioni in Turingia con il 32,8 per cento. Il merito è anche del suo leader locale, Björn Höcke, che più di altri ha trasformato AfD da partito euroscettico a partito nativista e anti-islamico. (LA NAZIONE)

"La Germania, per sopravvivere, non ha bisogno dell'Unione europea. L’Ue ha bisogno della Germania. Dovrebbe comportarsi di conseguenza. Solo a queste condizioni un’uscita della Germania dall’Ue non si renderà necessaria". (Sky Tg24 )

Crisi economica, guerra in Ucraina, nostalgia per il Terzo Reich, la propaganda di Putin, sono molte le cause per spiegare l'avanzata dell'Afd, il partito dell'estrema destra. Non solo nelle regioni della scomparsa Ddr, dove è al primo posto, con oltre il 30 per cento, anche all'ovest dove se si votasse domani giungerebbe al secondo posto, con più del venti. (Italia Oggi)

Francesco Damato 06 settembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Si è infatti assistito al trionfo, in parte prevedibile soprattutto in Turingia, di Alternative für Deutschland e si è altresì assistito al notevole successo del neoistituito partito di Sarah Wagenknecht, un tempo esponente della sinistra radicale, e oggi a capo di un movimento ascrivibile a quella che la stessa Wagenknecht ha avuto modo di definire una “sinistra conservatrice e sovranista”. (Radio Radio)

– "Non crediate che milioni di tedeschi siano diventati neonazisti e xenofobi o populisti amici di Putin. E, specie nell’ex Germania orientale, vuole risposte semplici a problemi complessi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)